Un confronto con ciò che si è deciso per altri grandi stadi storici e iconici in giro per il mondo.
Se il vincolo sullo Stadio San Siro sembra arriverà come decisione della Soprintendenza nella forma di “vincolo culturale semplice”, e riferito alla porzione più ampia dell’impianto – quella delle rampe elicoidali e del secondo anello (ampliamento del 1955, v. foto sotto) – Inter e Milan potrebbero decidere di costruire due stadi (ognuno per sé) in altre zone dell’area di Milano, scoraggiati dal veto sulla demolizione del Meazza.
Va ricordato che un vincolo su un immobile ne impedisce soltanto la completa demolizione. Qualunque intervento di ristrutturazione o modifica è contemplato ma deve prima essere approvato dalla Soprintendenza a fronte di un progetto specifico.
In questi anni i due club milanesi non hanno mai dimostrato di essere interessati a “modificare” San Siro per trasformarlo in un impianto contemporaneo ma hanno, invece, sempre insistito pedissequamente sulla strada del nuovo stadio come (presunta) unica decisione positiva. Allo stesso tempo, però, è anche vero che nemmeno le istituzioni hanno mai mostrato un’apertura mentale tale da poter favorire o consigliare l’idea di un progetto di restyling moderno e attuale, come spesso abbiamo visto nel resto d’Europa (e che molte volte media e tifosi hanno invidiato).
Qui di seguito, quindi, un breve elenco che può servire come utile metro di confronto. Se anche voi avete spesso sentito ripetere la frase “Eh ma hanno demolito Wembley o il Maracana, ora demoliscono il Camp Nou… perché non possiamo demolire San Siro?” eccetera eccetera… bé la realtà non è proprio così, e questo elenco vi sarà utile – e fra l’altro su Wembley ci ho scritto un libro intero, lo trovate qui.
Cosa si è deciso di fare in Europa e nel mondo con gli altri grandi stadi storici e iconici del calcio?
(elenco in ordine alfabetico per città e suddiviso per categorie – sono considerati solo gli stadi con carattere storico e/o vincolati dagli enti preposti, e medio-grandi per capienza)
Stadi demoliti
- Madrid, Vicente Calderon (1966) – demolito (2017 – l’Atletico Madrid si è poi trasferito in uno stadio del tutto nuovo, il Metropolitano, in un’altra zona della città)
Stadi ristrutturati
- Barcellona, Camp Nou (1957) – restyling parzialmente invasivo e ampliamento: conservazione struttura principale esterna e gradinate + ricostruzione e ampliamento di parte del 1° e 3° anello + realizzazione copertura (in corso)
- Berlino, Olympiastadion (1936) – restyling parziale: conservazione perimetro esterno e struttura principale + ricostruzione 1° anello e risanamento strutturale 2° e parti portanti + costruzione nuova copertura totale (2004)
- Buenos Aires, Monumental (1938) – restyling parziale e ampliamento: conservazione struttura principale e 2° anello + demolizione/ricostruzione del 1° anello con aumento capienza (in corso)
- Glasgow, Ibrox (1899) – restyling invasivo: conservazione della tribuna centrale storica vincolata + ricostruzione degli altri tre lati dello stadio e completo rinnovamento in pianta (1981)
- Madrid, Bernabéu (1947) – restyling parzialmente invasivo: conservazione 2° e 3° anello + ricostruzione primo anello e nuova facciata esterna (in corso)
- Mosca, Luzhniki (1956) – restyling invasivo: conservazione facciata + demolizione/ricostruzione gradinate e nuova copertura (2013-2017)
- Rio de Janeiro, Maracanã (1950) – restyling invasivo e ampliamento: demolizione/ricostruzione 1° anello e parte del 2° anello + rinnovamento copertura (2013)
- Helsinki, Olympiastadion (1938) – restyling: stadio vincolato, conservato nella struttura principale ed esterna + risanamento strutturale + parziale ricostruzione parti di gradinata e ricostruzione campo e pista d’atletica (2020)
- Londra, Highbury (1913) – rigenerazione parzialmente conservativa: stadio vincolato dai Beni Culturali, conservato soltanto nelle parti storiche e per il resto demolito; oggi è un complesso a uso residenziale dopo un ampio intervento di ristrutturazione/ricostruzione (post 2006 – questo progetto lascia solo due elementi strutturali come testimonianza storica ed è un approccio molto estremo alla conservazione, utile come “memoria” ma molto difficile da essere replicato in altri casi come modello)
La fase centrale di demolizione/ricostruzione del primo anello e dell’area-campo del Maracana
Stadi demoliti e ricostruiti completamente (nello stesso luogo)
- Dublino, Lansdowne Road (1872) – demolito e ricostruito: oggi stadio contemporaneo, del tutto diverso dall’originale (Aviva Stadium, 2010)
- Lisbona, Da Luz (1954) – demolito e ricostruito nuovo, esattamente a fianco del predecessore, in una versione del tutto rinnovata e contemporanea (2003)
- Londra, Wembley (1923) – negato il vincolo, demolito e ricostruito completamente nuovo (2007)
- Marsiglia, Vélodrome (1937) – ricostruito completamente in una versione contemporanea (2014)
- New York, Yankee Stadium (1923) – demolito e ricostruito nell’isolato a fianco: più grande e moderno ma identico nei tratti estetici (2009 – la copia nuova di un’architettura storica è purtroppo un grande classico dell’approccio statunitense, totalmente all’opposto di qualunque teoria di conservazione e, almeno dal punto di vista estetico e stilistico, un’operazione che NON deve essere presa a esempio)
Una fase del cantiere di ricostruzione del Vélodrome di Marsiglia, febbraio 2013, con l’OM che continuò a giocare le proprie partite casalinghe durante tutto il periodo dei lavori.
infine, per approfondire:
- In quanti modi si può ristrutturare uno stadio? Una serie di casi-studio spiegati per esteso, articolo pubblicato qui su Archistadia
- sullo stesso tema ho scritto un approfondimento per la rivista L’Ultimo Uomo, analizzando su più ampio raggio le opportunità di sviluppo dei club che possono essere definite da uno stadio nuovo – articolo dal titolo “Meglio rinnovare uno stadio o costruirne uno nuovo?”
- “Le luci a San Siro si accendono e si spengono a intermittenza” – L’ennesima tappa di un tira-e-molla mediatico, il punto della situazione dell’arch. Bruno Grillini, direttore di TSPORT – Sporteimpianti
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Cover image: Una fase della costruzione del nuovo Da Luz di Lisbona, esattamente di fianco al vecchio stadio del Benfica.
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