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60 anni dello Stadio Bentegodi di Verona

Uno sguardo alla storia dello Stadio Bentegodi di Verona, in occasione dei suoi 60 anni di vita sportiva.

Il 15 dicembre 1963 veniva inaugurato il “nuovo” Stadio Bentegodi di Verona, in occasione di una gara di Serie B fra l’Hellas Verona e il Venezia. L’impianto, successore del precedente stadio utilizzato dal club cittadino (1910-1963), portava avanti nel nome la celebrazione della memoria di uno dei personaggi più importanti per la storia dello sport locale(1) e sarebbe rimasto un simbolo del calcio cittadino, testimone di momenti che rimangono irripetibili.

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Lo stadio ha sempre rappresentato idealmente il contraltare contemporaneo dell’Arena cittadina, con la sua pianta ellittica, quasi circolare, simile a un anfiteatro di richiamo antico. Questa conformazione si riflette in uno sviluppo interno spaziale piuttosto ampio, che da un lato esalta le curve dell’edificio (acuite da una suddivisione non tradizionale degli anelli di gradinata) ma finisce poi per penalizzare la visuale dello spettatore verso il campo.

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Vista aerea generale dello stadio Bentegodi di verona (photo: Arne Müseler / Wikimedia Commons CC BY-SA)

L’edificio era stato progettato dall’ingegner Leopoldo Baruchello, con gli ing. Sergio Bonamico, Riccardo Guglielmi e Silvano Zorzi, e aveva un’iniziale capienza di 40mila posti. La soluzione più interessante (e piuttosto rara per l’epoca) era stata quella della sovrapposizione degli anelli di gradinata: tecnicamente erano 3, con un parterre incassato nel terreno a quota -2.00 m, sormontata da un piccolissimo secondo anello a sbalzo, con sole 4 file; il terzo anello era poi sovrapposto al secondo in altezza e andava più in profondità (15 file) arrivando a concludersi nella parte alta dell’edificio.

Fra il 1986 e il 1990 (in vista dei Mondiali di Italia 90)arrivarono gli adeguamenti strutturali che possiamo riconoscere nello stadio attuale, con la realizzazione di un nuovo anello superiore in connessione alla costruzione del piano di copertura, mentre in anni recenti un lungo (ma finora infruttuoso) dibattito si è spesso accesso su ipotesi più o meno ragionate di ristrutturare o trasformare lo stadio in un impianto più moderno e adeguato al calcio contemporaneo.

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Vista generale interna dello Stadio Bentegodi di Verona (photo: Antonio Cunazza – tutti i diritti riservati, vietata la riproduzione)

(1) Marcantonio Bentegodi (1818-1873) fu uno dei pionieri dello sport in Italia e affidò all’Amministrazione Comunale di Verona, per disposizione testamentaria, la quarta parte del suo immenso patrimonio “per non dimenticare l’educazione fisica della gioventù veronese”, praticata a quell’epoca con le discipline della Ginnastica e della Scherma.

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Cover image: Scorcio esterno dello Stadio Bentegodi di Verona (photo: Antonio Cunazza – tutti i diritti riservati, vietata la riproduzione)

© Riproduzione Riservata

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