Lo stadio nazionale dell’Irlanda del Nord, in equilibrio fra storia e modernità.
Con oltre un secolo di vita, di storia e di trasformazioni, Windsor Park non è soltanto lo stadio nazionale dell’Irlanda del Nord ma anche un luogo che è stato testimone di drammatici cambiamenti sociali, politici e sportivi della piccola Nazione che letteralmente si trova in bilico fra l’isola di cui fa parte (geograficamente) e quella a cui si affaccia (politicamente).
Qui di seguito mettiamo insieme 5 spunti di curiosità, storia e architettura fondamentali per conoscere un po’ meglio Windsor Park.
Inaugurato nel 1905, dopo due anni di lavori, Windsor Park prende il nome dal distretto della città di Belfast nel quale sorge, nella parte sud della città (Windsor, appunto, che insieme ad altri 9 distretti costituisce l’area elettorale di Balmoral – noi la chiameremmo “circoscrizione”). Oggi l’impianto ha una capienza di 22mila posti ma nel corso dei decenni arrivò anche a poter ospitare 60mila persone (la maggior parte in piedi).
La famosa South Stand, la tribuna sud, per molto tempo rimase il vero elemento rappresentativo dello stadio, con i suoi 4mila posti (in vendita a prezzi esorbitanti). Il resto dell’impianto si sviluppava su tre lati a “terrace” (posti in piedi di vecchia generazione) ma ciononostante su standard di ottimo livello – solo la gradinata ovest era sprovvista di copertura. Il progetto di ampliamento e adeguamento dello stadio fu firmato da Archibald Leitch all’inizio degli anni ’30, uno degli ultimi a cui il celebre ingegnere scozzese lavorò (della figura di Leitch e dell’avanguardia dei suoi progetti abbiamo scritto qui).
A causa delle molte carenze strutturali e funzionali, per un certo periodo fra gli anni ’90 e l’inizio Duemila si pensò anche a costruire un nuovo stadio (che potesse ospitare anche il rugby e gli sport gaelici), ma la Federazione Calcio dell’Irlanda del Nord confermò la volontà di rimanere a Windsor Park, mettendo in moto il progetto di ristrutturazione. Lo stadio arrivato al nuovo millennio era, in effetti, un collage di varie gradinate e tribune modificate e ampliate dagli anni ’60 in poi (per es. la costruzione di una nuova tribuna sul lato della ferrovia, il raddoppio della Tribuna Nord e la ricostruzione della gradinata ovest).
L’attuale Windsor Park è il risultato di un eccellente progetto di rinnovamento firmato ARUP e Hamilton Architects, e portato avanti fra il 2009 e il 2016. I lati est, sud e ovest furono completamente ricostruiti, intervenendo anche per migliorare la gradinata nord già esistente, andando a realizzare di fatto un nuovo impianto a ferro di cavallo continuo, ad abbracciare il campo e appoggiarsi soltanto alla tribuna superstite. Oggi lo stadio è anche un elemento architettonico di qualità che si è inserito ottimamente nel panorama della città di Belfast, oltre ad essere un impianto con servizi al pubblico e comfort degni del calcio contemporaneo.
Nel corso della sua storia, Windsor Park prese il soprannome di “Whinger Park”, da whinger (piagnucolone, in inglese colloquiale), perché i tifosi del Linfield FC erano considerati fra i più pessimisti e incontentabili del mondo, non solo nel Regno Unito! Si racconta che molto spesso si sentissero criticare singole azioni di gioco o direttamente i giocatori e l’allenatore, all’uscita dallo stadio, anche dopo roboanti vittorie della propria squadra.
Ad agosto 2021, Windsor Park ha ospitata la finale di Supercoppa Europa fra Chelsea e Villarreal, mentre il 15 novembre l’Italia gioca qui, contro l’Irlanda del Nord, l’ultima partita del girone di qualificazione ai Mondiali di Qatar 2022.
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