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Le finali a Wembley del Trofeo Anglo-Italiano

Il ricordo di un torneo affascinante e d’altri tempi.

Nato quasi per caso come una specie di “Supercoppa” fra i club vincitrici di FA Cup e Coppa Italia, il Trofeo Anglo-Italiano si sviluppò negli anni fino a diventare un evento affascinante, dal sapore anacronistico ma emozionante, fino a scomparire suo malgrado, spinto via dall’incombenza del nuovo calcio europeo e delle sue dinamiche sempre legate al business.

Creato dall’imprenditore calabrese Gigi Peronace, molto attivo nel calcio fra Inghilterra e Italia, prese il via nel 1969 come una sfida secca fra chi vinceva le rispettive coppe nazionali (Coppa Italia e una fra FA Cup e Coppa di Lega inglese).

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Match programme e sciarpa celebrativa per la finale del Trofeo Anglo-Italiano 1995 fra Ascoli e Notts County.

Negli anni ’70 questo evento si trasformò in un vero e proprio mini-torneo con gironi e fase finale, ed era un modo per regalare la ribalta internazionale anche alle squadre minori inglesi che vincevano, sì, la coppa nazionale ma che non potevano acquisire la partecipazione alle coppe europee per via dei regolamenti UEFA (solo le squadre di Prima Divisione erano ammesse).

Con il calo dell’interesse del pubblico, il torneo venne aperto anche ai club semi-professionistici inglesi (quelli sotto l’allora Terza Divisione): il Bath City arrivò in finale due volte, per esempio, perdendo contro il Lecco nel 1977 e contro l’Udinese nel 1978.

In questa fase furono i club italiani a riempire l’albo d’oro, arrivando addirittura a giocare finali senza club inglesi come capitato fra il 1983 e il 1986, quando il torneo venne temporaneamente soppresso.

Albo d’oro Trofeo Anglo-Italiano 1970-1986
  • 1970, Swindon Town
  • 1971, Blackpool
  • 1972, Roma
  • 1973, Newcastle
  • 1976, Monza
  • 1977, Lecco
  • 1978, Udinese
  • 1979, Sutton United
  • 1980, Triestina
  • 1981, Modena
  • 1982, Modena
  • 1983, Cosenza
  • 1984, Francavilla
  • 1985, Pontedera
  • 1986, Piacenza

Cremonese-Derby County – 27/03/1993 – La diretta integrale del match se non visualizzi correttamente il player, puoi guardare il video qui su YouTube

Cremonese 1993

Il 27 marzo 1993 la Cremonese alzava al cielo di Wembley la Coppa Anglo-Italiana, dopo aver battuto il Derby County 3-1 in quella che era la prima finale di un torneo che non si giocava più dal 1986.

Proprio nel tentativo di dare un lustro più ampio all’evento, si scelse lo stadio di Wembley come sede unica per la finale (a differenza del passato, in cui si disputavano le finali in casa di uno dei due club in gara).

Ancora oggi quello della Cremonese allenata da Gigi Simoni (in una vittoria firmata dai gol di Verdelli, Maspero e Tentoni) è uno dei successi più celebri del calcio italiano in Europa, e contribuì a riaccendere le luci su quel trofeo e sulla possibilità di raggiungere il mitico stadio di Wembley anche per club e tifoserie solitamente lontane dalla ribalta del calcio europeo.

Brescia 1994

La seconda vittoria italiana in ordine di tempo è quella del Brescia nel 1994.

Le Rondinelle allenate da Mircea Lucescu vinsero 1-0 contro il Notts County, il 20 marzo 1994 (dopo una semifinale tutta italiana contro il Pescara) grazie alla rete decisiva di Gabriele Ambrosetti.

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Ascoli 1995

Nel 1995 è l’Ascoli che raggiunge la finale di Wembley del trofeo Anglo-Italiano, ancora contro il Notts County (già finalista l’anno precedente).

Questa volta gli inglesi hanno la meglio, vincendo 2-1 (il gol italiano è di Marco Mirabella), ma per l’Ascoli è comunque una festa, con 1.000 tifosi arrivati nella curva del mitico stadio londinese e l’emozione per un’occasione sportiva così speciale ad appena tre mesi dalla scomparsa dello storico presidente, Costantino Rozzi.

Genoa 1996

Rossoblu, come il logo stesso di Wembley e come la colorazione dei suoi seggiolini: forse non è una coincidenza che l’ultima squadra a vincere il Trofeo Anglo-Italiano sul prato di Wembley sia stata proprio il Genoa, in quel pomeriggio del 17 marzo 1996.

Il 5-2 contro il Port Vale, firmato da una tripletta di Gennaro Ruotolo e dai gol di Fabio Galante e Vincenzo Montella, è l’epilogo forse migliore per la storia quasi trentennale di un
torneo che rimane ancora oggi nei ricordi e nel fascino di un calcio d’altri tempi.

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