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5 cose da sapere sul Masters di Montecarlo di tennis

Per esempio, tecnicamente, non si gioca a Monte-Carlo ma solo vicino.

È difficile immaginare per un circolo di tennis una cornice più spettacolare di quella del Montecarlo Country Club, sede dell’annuale torneo Masters 1000 del circuito mondiale ATP. Affacciato sul Mediterraneo, fra il blu del mare e l’azzurro del cielo si accende il rosso brillante della terra dei campi da tennis, offrendo splendidi panorami a giocatori e appassionati, fra ville e maestosi condomini, pini profumati e brezza marina che dal mare soffia verso le tribune.

Vediamo qui di seguito 5 cose che bisogna sapere sul prestigioso circolo di tennis di Montecarlo e sulla sua storia.

1- Il Monte-Carlo Masters …non si gioca a Montecarlo

In effetti la cosa più importante da sapere, soprattutto se state organizzando di andarci, è che no, il Masters di Monte-Carlo non si gioca a Monte-Carlo. E nemmeno nel Principato di Monaco. Il circolo è situato al confine est, nel territorio del vicino comune di Roquebrune-Cap-Martin (e si trova qui, su Google Maps.

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Un momento di gioco al torneo internazionale di Montecarlo negli anni ’70 (photo by Monte-Carlo Country Club)

Inizialmente inaugurato il 2 aprile 1893, il “Lawn Tennis de Monte-Carlo” era costruito sugli spazi delle cantine del famoso “Hôtel de Paris”, e fu il primo Tennis Club di Monaco. Dopo un iniziale trasferimento verso il quartiere Condamine, e un secondo spostamento all’inizio degli anni ’20 (quando sui suoi campi giocò anche la “Divina” Suzanne Lenglen), dopo il 1925 si prese la decisione di ricostruire il circolo in una veste finalmente adeguata.

Sua Altezza il Principe Luigi II, consapevole della necessità di rilanciare il turismo in Costa Azzurra, investì 100 milioni di franchi affidando il progetto all’architetto Charles Letrosne che tratteggiò gli spazi e le strutture in stile Art déco, in un’area di terreno a St. Roman (Roquebrune-Cap-Martin) sulla quale lavorarono più di 1.500 operai.

2- Un’ode al gioco del tennis

Il Club fu inaugurato nel febbraio 1928 da Sua Altezza il Principe Luigi II di Monaco, alla presenza del Re Gustavo V di Svezia (grande appassionato di tennis), il Duca di Connaught, il Principe Nicola di Grecia, la Granduchessa Elena e il Granduca André di Russia. Dieci mesi dopo fu rinominato “The Monte-Carlo Country Club”.

Già all’epoca del progetto originale erano previsti 20 campi, 12 per il torneo internazionale e 8 per l’attività dei soci, e oggi il Monte-Carlo Country Club si discosta di poco da quella visione iniziale: offre 21 campi in terra battuta e 2 in cemento (di cui 15 con illuminazione notturna), disposti su terrazzamenti che scendono verso il mare.

Ted Tinling (1910-1990), uno dei più grandi tennisti al mondo tra la fine degli anni ’20 e gli anni ’30, definì il Country Club dell’epoca come “Un’ode al gioco del tennis”.

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(photo by Erika Tanaka via L’Etoile Sports)
3- Masters

La prima edizione del torneo internazionale di Montecarlo si giocò al Country Club nel 1897, chiudendosi con la vittoria del britannico Reginald Doherty contro il connazionale Conway W. Blackwood Price (6-2, 6-1, 6-2). Il primo italiano a vincere qui fu Giovanni Balbi di Robecco nel 1922 (contro il francese Alain Gerbault per 6-1, 6-4, 6-3), seguito da Giovanni Palmieri (1935), Nicola Pietrangeli (1961, 1967 e 1968) e infine Fabio Fognini, nel 2019.

Con l’avvento dell’era del professionismo, il torneo diventò “Open” nel 1969, venendo prima inserito nel circuito del Grand Prix Tour e poi in quello del World Championship Tennis. Dal 2009 fa parte del gruppo di tornei Masters 1000 (appena sotto per importanza ai 4 Slam) ma è l’unico a partecipazione non obbligatoria per chi ha il diritto di accedervi tramite la classifica generale, oltre a essere l’unico Masters 1000 a essere organizzato da un circolo privato di tennis (e ogni giocatore ha sempre lo stesso armadietto numerato, Nadal per esempio ha il num 68).

Il campo centrale (Court Ranieri III) ha una capienza di 10.200 posti ed è letteralmente il campo “al centro” fra i 3 affiancati sotto la terrazza della Club House. In occasione del Masters, i due laterali vengono coperti dalle tribune temporanee.

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Il bar in stile Art déco del Monte-Carlo Country Club (photo by Monte-Carlo Country Club)
4- Non c’è solo il tennis

Il Monte-Carlo Country Club non ospita soltanto il tennis ma offre anche due campi indoor da squash e spazi per varie altre attività. Lezioni di yoga sono offerte dallo staff su una terrazza con vista sul mare, mentre all’interno il centro benessere e la spa completano il pacchetto-relax. Gli appassionati di golf possono fare pratica e imparare il gioco su un campo singolo dedicato, e all’interno delle strutture ci sono anche una palestra all’avanguardia, una piscina da 25 metri con pareti a specchio, una sala per il bridge e una per il biliardo.

5- E se volessi giocare al club, o visitarlo?

Il Country Club di Montecarlo offre corsi di tennis e organizza tornei annuali per i soci. L’adesione avviene su richiesta (con sponsorizzazione di un altro socio) anche se i visitatori sono i benvenuti all’interno degli spazi del club: in alcune aree bisogna essere accompagnati da un socio del club, e sui campi da tennis è preferibile indossare un abbigliamento completamente bianco. All’interno del circolo c’è anche uno shop ben fornito, aperto tutti i giorni tranne che nella settimana del Masters. Elenco di tariffe e info del Monte-Carlo Country Club qui

Alcuni link utili per arrivare al circolo nella settimana del Masters 1000:

montecarlo country club mappa
(mappa by Monte-Carlo Country Club)

clicca qui per visualizzare la mappa in alta definizione

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Logo del Monte-Carlo Country Club.
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(photo by Monte-Carlo Country Club)
montecarlo atp masters campo centrale
Vista sul campo centrale del Masters 1000 di Montecarlo, Monte-Carlo Country Club (photo by ATP Masters)

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