Un estratto dall’articolo pubblicato per la rivista specializzata TSPORT n350.
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L’approccio e le conoscenze dei giardinieri britannici nella cura e nella gestione dell’erba per i campi di calcio professionistici, sono diventati nel tempo un modello di riferimento per tutta Europa. Ma questo percorso, che ormai è un vero e proprio ambito tecnico-scientifico applicato allo sport, prende le mosse dall’area scandinava e dal ruolo che il clima ha sempre giocato a certe latitudini del continente.
Quando in Norvegia, nel 1998, venne fondata l’azienda MLR Sports in pochi immaginavano la rivoluzione tecnologica che stava arrivando. MLR era, ed è, la sigla di “mobile lighting rigs” (tralicci illuminanti mobili) e l’idea era quella di contrastare la diffusione dei campi in erba sintetica nei Paesi scandinavi come unica soluzione per una gestione ottimale dei terreni di gioco anche in condizioni climatiche poco favorevoli.
Nonostante l’iniziale scetticismo […] la soluzione invece dimostrò di funzionare e, fra il 2002 e il 2004, arrivò nel Regno Unito.
[…] Già nel 2006 questi tralicci compositi in una struttura a fisarmonica (richiudibile) erano visibili in molti (se non tutti) gli stadi inglesi di prima fascia, come Highbury, impianto di casa dell’Arsenal in quel periodo prossimo alla chiusura, o St. James Park, a Newcastle, dove 4 elementi illuminanti venivano spostati lungo il campo in un ciclo di 48 ore per tutto l’inverno: il risultato fu che già nel primo anno di utilizzo non fu più necessaria la semina e rizollatura di metà stagione, con un primo risparmio per il club di circa 120mila sterline.
- Leggi anche: Com’è fatta l’erba di Wimbledon?
(un altro) dei passaggi chiave nell’approccio alla cura dell’erba nel calcio europeo arriva quindi a cavallo degli anni Dieci del Duemila, quando i maggiori club del continente fanno un vero e proprio calciomercato parallelo puntando ai capi-giardinieri delle squadre inglesi.
Nel 2009, il Real Madrid acquisì dall’Arsenal Paul Burgess. Capo-giardiniere del club londinese fin dal 1999 e responsabile della splendida trasformazione del campo di Highbury […] A seguire, la società di gestione dello Stade de France di Parigi assunse Tony Stones, già al Barnsley […] mentre il Paris Saint-Germain prendeva Jonathan Calderwood dall’Aston Villa (nel 2013) e la stessa FIFA conferiva l’incarico allo scozzese Alan Ferguson.
[…] La gestione dell’erba per i campi sportivi nel Regno Unito è oggi più che mai un settore in grande sviluppo […] muove un giro d’affari di 1 miliardo di sterline e dà lavoro a quasi 30mila professionisti britannici suddivisi in aree di competenza estremamente specifiche, dagli esperti della semina fino agli scienziati che fanno ricerca sui nuovi metodi di crescita e colorazione.
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Cover image: Vista verso campo e tribuna storica di Craven Cottage, stadio del Fulham, a Londra (photo: Antonio Cunazza / Archistadia – tutti i diritti riservati)
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