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La Coppa del Mondo alzata al cielo da Hilderaldo Bellini (e la sua statua al Maracanã)

Il capitano del Brasile fu il primo a inaugurare la tradizione di alzare (letteralmente) al cielo un trofeo vinto nel calcio.

Se oggi il capitano della Nazionale che vince i Mondiali (o una qualunque altra coppa calcistica) alza orgogliosamente il trofeo al cielo, con le braccia ben tese verso l’alto, lo deve a una tradizione involontariamente introdotta da Hilderaldo Bellini, capitano del Brasile campione del mondo 1958(1).

Fino a quell’anno, infatti, i capitani ricevevano il trofeo dal presidente della FIFA (oppure qualunque altra coppa vinta dopo una finale) e si mettevano in posa per qualche foto, semplicemente tenendolo fra le mani e festeggiando in modo abbastanza composto e riservato. Qualche volta la squadra portava a spalle il capitano con la coppa in mano ma tutto finiva in un giro di campo molto semplice e poco “spettacolare”.

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Sport Trading Card – 1958 Ws-Verlag World Cup Sweden No. 96 Brazil Sieger Bellini (img via eBay)

Da quel giorno della finale dei Mondiali di Svezia ’58, invece, il gesto di Bellini – che fu fatto per mostrare il trofeo ai fotografi brasiliani più lontani e al pubblico, altrimenti coperti dal mucchio di persone e giocatori che circondavano il capitano – diventò una consuetudine che oggi è entrata a far parte del costume e delle usanze stesse dello sport, anche al di là del calcio.

Facendolo al termine di una finale di Mondiali, in un’epoca che iniziava a muovere i primi passi verso la televisione e le immagini maggiormente diffuse su scala planetaria, la portata di quel gesto assunse una rilevanza globale e si trasformò in un esempio da seguire.

Prima di Hilderaldo Bellini, nessuno aveva mai pensato di festeggiare una vittoria nel calcio alzando il trofeo al cielo.

Quel Brasile 1958 era quello di Didì, Vavà, Pelé, Garrincha, Zagallo. E oggi una statua celebra quella squadra, all’esterno del Maracana di Rio de Janeiro, in corrispondenza dell’ingresso verso la rampa est, rappresentando il suo capitano, Hilderaldo Bellini, in quella storica posa di alzare il trofeo della Coppa Rimet al cielo.

La statua fu inaugurata il 13 novembre 1960 e fu scolpita da Matheus Fernandes, professore di scultura al Museo Nazionale di Belle Arti locale.

(1) Hilderaldo Bellini (1930-2014), di origine italiane è stato uno dei più forti difensori della storia del calcio brasiliano. Ha giocato (e vinto) i Mondiali 1958 e 1962 da capitano, e partecipato a quelli del 1966, sommando in totale 51 presenze con la maglia del Brasile. In carriera, ha poi giocato oltre 400 partite con il Vasco da Gama e oltre 200 con il Sao Paulo.

Lo sapevate? Secondo le intenzioni, la statua doveva celebrare l’intera squadra (era in effetti
denominata “Monumento ai Campioni del Mondo”) e il modello di riferimento usato per scolpire il viso potrebbe non essere stato Bellini: c’è chi dice sia stato il giornalista dell’epoca, Hamilton Sbarra, mentre altri indicano Francisco Alves, popolarissimo cantante brasiliano scomparso pochi anni prima.

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Hilderaldo Bellini con la maglia del Vasco da Gama, nel 1961 (photo Arquivo Nacional do Brasil / Public Domain)
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Mappa con il luogo dove trovare la statua di Bellini, all’esterno dello stadio Maracana (graphic Archistadia – vietata la riproduzione)
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La statua di Bellini all’esterno dell’accesso sud-est dello stadio Maracanã (photo Stella Dauer / Wikimedia Commons CC BY-SA 2.0)

Cover image: Hilderaldo Bellini, capitano del Brasile campione del mondo 1958 (graphic Archistadia – vietata la riproduzione)

© Riproduzione Riservata

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