La storia del circolo che ospita il torneo di Wimbledon.
Il 1868 fu un anno di relativa tranquillità nella seconda metà dell’Ottocento britannico. La Regina Vittoria era prossima alla metà dei suoi 63 anni e 212 giorni di regno (1837-1901), il periodo più lungo per un sovrano inglese alla guida della Nazione fino all’attuale Regina Elisabetta II (primato superato nel 2015). La Football Association, la federazione inglese di calcio, era stata fondata da cinque anni (1863), l’ultimo atto di un percorso iniziato con la codifica delle prime regole del gioco, delle quali si erano dotati i college di Eton e Cambridge negli anni Quaranta.
I trasporti erano in costante evoluzione e nella capitale inglese, nel 1868, si inauguravano le fermate della metropolitana di Bayswater, Notting Hill e Gloucester Road. Proprio queste tre stazioni, già presenti sul percorso della Circle Line (linea gialla), a dicembre di quell’anno venivano incluse nella tratta della nuova District Line, la linea verde. La linea che, ancora oggi, porta all’All England Club, il circolo dove si gioca il torneo di Wimbledon.
Il 23 luglio 1868 veniva fondato l’All England Croquet Club, che diventerà poi soltanto “All England Club”, e che, dal 1877, ospiterà sui suoi campi il torneo di tennis più prestigioso del mondo.
Il croquet e il tennis, sport rivali a Worple Road
All’epoca il croquet era uno sport di gran moda. Consisteva nel colpire una pallina con una mazza (con un gesto simile al “putt” del golf) facendola rotolare all’interno di una piccola porta costituita da tre bastoncini in legno. Le regole erano state codificate nel 1856 e il primo torneo era stato disputato proprio nel 1868, nella cittadina di Moreton-in-Marsh, nel Gloucestershire.
Alle viste c’era, però, un altro gioco. Era il cosiddetto “Sphairistikè”, che diventerà poi il tennis, e che aveva iniziato a fare la sua comparsa già da qualche anno sui prati inglesi. Nel 1875 il tennis veniva introdotto all’All England Club e due anni dopo prendeva il via la storia del torneo di Wimbledon, mentre il circolo cambiava nome in “The All England Croquet and Lawn Tennis Club”.
A Londra, città vibrante e sempre più investita dall’entusiasmo post-rivoluzione industriale, nello stesso anno di apertura del circolo di Wimbledon, il 1868, veniva inaugurato lo Smithfields Market, splendido mercato coperto dedicato alla vendita della carne, progettato dall’architetto vittoriano Sir Horace Jones (che una ventina d’anni dopo mise la sua firma sul disegno del Tower Bridge) – trovate lo Smithfields Market qui, su Google Maps
L’All England Club è oggi sinonimo di Wimbledon, il quartiere del sud-ovest di Londra che ospita l’area dei campi da gioco e la sede del circolo. Ma il primo Club, nel 1868 e fino al 1922, non si trovava nella sede attuale di Church Road. Era invece più a sud, a poco meno di 3 km di distanza, lungo Worple Road.
I campi da gioco erano situati all’interno di un appezzamento di prato, ancora oggi esistente, grande come un campo da calcio, e situato a ridosso del tratto ferroviario della London and South Western Railway. Una mappa del 1896 segnala l’esistenza di una “Grandstand” (tribuna centrale/principale) con tanto di disegno del campo e delle gradinate intorno.
Il primo torneo di Wimbledon si giocò dal 9 al 19 luglio 1877, fu vinto da Spencer Gore, e circa 200 spettatori accorsero per assistere alla finale, con i biglietti al costo di 1 scellino.
Ovviamente il tennis che si giocava al circolo di Worple Road era molto diverso da quello attuale. Al servizio si colpiva la pallina “da sotto” e addirittura il primo campione del neonato torneo, Spencer Gore, aveva candidamente dichiarato: «Il tennis non avrà mai il seguito dei nostri sport più tradizionali». Non poteva esserci previsione più sbagliata. Nel 1884 si giocò il primo torneo femminile singolare (e il primo di doppio maschile), mentre il doppio misto e il doppio femminile furono introdotti a partire dal 1913.
Lo sapevi? Lo scellino inglese era la dodicesima parte (1/12) di una Sterlina. Oggi, con il cambio attuale in Euro, il suo valore sarebbe di circa 10 centesimi €.
Nell’estate del 1908 si giocarono qui le partite di tennis dei Giochi Olimpici, che videro la vittoria di Dorothea Chambers nel torneo femminile. La Chambers era la splendida campionessa britannica capace di vincere Wimbledon per sette volte (fra il 1903 e il 1914) – e autrice del libro “Il tennis per le signore”, pubblicato nel 1910, con fotografie e illustrazioni sulle tecniche del gioco e consigli utili su abbigliamento e attrezzatura.
A Dorothea Chambers è anche legata la memoria di una storica finale sui campi di Worple Road. La Prima Guerra Mondiale aveva imposto uno stop a tutti gli eventi sportivi mondiali, e anche al torneo di Wimbledon, che era ripreso con l’edizione del 1919.
Embed from Getty ImagesIl 5 luglio, sul centrale di Worple Road, 8mila persone accorsero per assistere alla finale fra Dorothea Chambers e Suzanne Lenglen, al suo debutto nel torneo londinese. Fu una partita epica, la più lunga finale mai giocata fino ad allora. Suzanne Lenglen riuscì a vincere 9-7 al terzo set dopo aver salvato due match point, sotto gli occhi ammirati di Re Giorgio V e della Regina Mary. Quel giorno segnò l’inizio dell’epopea della Lenglen, che vinse altre cinque volte Wimbledon e due volte il Roland Garros, cambiando il volto del tennis dell’epoca e diventando la “Divina”.
Intanto la parola “croquet” era stata inizialmente tolta dal nome completo del circolo, nel 1882, salvo essere re-inserita nel 1899, soprattutto per ragioni sentimentali e di tradizione. I colori ufficiali del circolo erano cambiati nel 1909, e avevano fatto la loro comparsa il verde e il viola, che restano ancora oggi.
La popolarità del tennis era ormai altissima, grazie a tennisti come Bill Tilden e Gerald Patterson, e soprattutto grazie a Suzanne Lenglen. Tutti volevano vederla giocare, e le donne impazzivano per i suoi abiti alla moda, le gonne svolazzanti in seta, le bandane appuntate con una spilla a diamante e i cardigan colorati. L’All England Club aveva bisogno di più spazio, il tennis era diventato un fenomeno di costume.
Il trasferimento a Church Road e l’era moderna
Nel 1922 l’All England Club traslocò nei campi di Church Road, dove si trova ancora oggi. Il Centre Court che ospitò la prima edizione del “nuovo” torneo (tormentata dalla pioggia, come raccontano le cronache dell’epoca, e vinto dalla Lenglen nel femminile e da Gerald Patterson nel maschile) è ancora il Campo Centrale attuale. Nel 1924, fu inaugurato il Campo 1, oggi sostituito dall’attuale “No.1 Court” (costruito nel 1997) e l’espansione del circolo proseguì verso nord, rispetto al Campo Centrale.
Embed from Getty Imagesi lavori per l’innalzamento del tetto del Centrale nel 1978, e l’ampliamento con l’aggiunta di 1.100 posti
Durante la Seconda Guerra Mondiale un migliaio di bombe furono sganciate sul quartiere, dagli aerei tedeschi. 14mila abitazioni furono colpite e, l’11 ottobre 1940, una bomba cadde sul Centrale dell’All England Club, distruggendo parte della copertura e circa 1.200 posti di un settore di tribuna. Nel 1977, nel centenario del torneo, fu inaugurato il Wimbledon Lawn Tennis Museum, mentre nel 1981 iniziò la costruzione di nuovi campi nell’area attualmente nota come “Aorangi Park” – su terreni che erano stati ceduti in precedenza alla New Zealand Sports and Social Club (una società di rugby).
Aorangi, in lingua maori, significa “vicino alla montagna” e si riferisce al pendìo ribattezzato “Henman Hill” (in onore del tennista britannico Tim Henman), dal quale i tifosi senza biglietto possono seguire le partite sul maxischermo fuori dal Centrale.
Oggi l’All England Club conta 18 campi in erba, otto campi in terra e cinque indoor – a cui si aggiungono i 22 campi di Aorangi Park, che vengono utilizzati come campi d’allenamento prima e durante i “Championships” (così è chiamato ufficialmente il torneo di Wimbledon).
Lo sapevi? Gli attuali colori ufficiali dell’All England Club e del torneo di Wimbledon sono il verde e il viola, e risalgono al 1909, quando il circolo era in Worple Road. I precedenti colori ufficiali erano blu, giallo rosso e verde ma erano troppo simili a quelli della fanteria di marina dell’esercito britannico, e i vertici del circolo decisero di cambiarli. La motivazione non è riportata in alcun registro storico del Club.
Il masterplan per l’ampliamento dell’All England Club entro il 2030
Lo stadio del Campo Centrale oggi può ospitare 15mila spettatori ed è stato inaugurato nel 1922, quando il circolo si è trasferito in Church Road.
È stato rinnovato più volte, in particolare con l’aggiunta della copertura retrattile nel 2009 su progetto di HOK/Populous, ma è rimasto esteticamente sempre fedele alla sua versione originale. Inizialmente il Centre Court non era nemmeno al centro geografico del circolo, ma in una posizione più laterale. Con il passare degli anni e degli ampliamenti, e la costruzione di nuovi campi, il club è cresciuto tutto intorno all’impianto e oggi il Centre Court ha una posizione più consona al suo nome.
Wimbledon Masterplan, la visione del futuro dell’All England Club
L’All England Club rimane costantemente al passo con i tempi e con le necessità del tennis contemporaneo. Avviato nel 1997, il Wimbledon Masterplan è una visione a lungo termine del rinnovamento delle strutture del circolo, per un costo complessivo di circa 100 milioni £.
I nuovi campi n.2 e n.3 (rispettivamente con 4mila e 2mila posti) sono stati costruiti fra il 2009 e il 2011 e, negli ultimi anni, sono state ammodernate molte strutture accessorie, come gli ingressi, la biglietteria, il negozio ufficiale e alcuni elementi della Clubhouse. Il Campo n.1 è stato rinnovato e dotato di una copertura retrattile nella primavera 2019. Può ospitare 11.360 spettatori e ha preso il testimone del vecchio No.1 Court, precedentemente demolito per far posto al Millennium Building: inaugurato nel 2000, si tratta dell’edificio situato sul lato ovest del Campo Centrale. Ospita il rinnovato media-centre e le strutture dedicate ai giocatori e agli ufficiali di gara.
L’importanza del torneo di Wimbledon resta immutata negli anni e, anzi, cresce in parallelo al rinnovamento delle sue strutture. Un rinnovamento capace di introdurre modernità e tecnologia in costante dialogo con la storia e il mito. A 150 anni dalla sua fondazione, l’All England Club resta un affascinante luogo di sport e di tradizioni, così proiettato verso il futuro e così eccezionalmente preoccupato di restare sempre fedele a sé stesso.
- per raggiungere l’All England Club, le fermate della metropolitana più vicine sono Wimbledon (District Line) e Southfields (District Line) – info
- all’interno dell’All England Club è presente il Museo di Wimbledon e sono disponibili i tour guidati dell’impianto – info
I nostri consigli editoriali (da Amazon):
- Wimbledon, Sessantacinque anni di storia, di Gianni Clerici
- I gesti bianchi: Londra 1960-Costa Azzurra 1950-Alassio 1939, di Gianni Clerici
- Tennis, di John McPhee (ed. italiana)
- Il tennis come esperienza religiosa, di David Foster Wallace (ed. italiana)
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