Quali sono gli stadi più ripidi del mondo?

Un dato influenzato da scelte e parametri molto precisi.

Fra le domande arrivate in redazione di recente, due spunti sono paralleli e complementari al tema della pendenza delle gradinate degli stadi. Rodolfo ci ha chiesto quale sia lo stadio più ripido del mondo, mentre Valerio si chiede se esista una distanza massima fra lo spettatore e il campo, entro limiti tali da essere considerati accettabili.

Come abbiamo visto parlando del concetto di “angolo di visuale”, e del modo di calcolarlo ai fini della progettazione di una tribuna, viene naturale comprendere che maggiore è la pendenza della gradinata, minore sarà la distanza dello spettatore dal campo. Ma stabilire quali siano gli stadi più ripidi al mondo non è così scontato.

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(photo by Antonio Cunazza, tutti i diritti riservati – vietata la riproduzione senza il consenso dell’autore)

La scelta della pendenza di una gradinata, infatti, non è automatica né tantomeno comune per forza a ogni settore di uno stesso stadio. Il riferimento può essere il valore-C, che rappresenta lo spazio fra il punto di vista di uno spettatore e quello della persona nella fila davanti, e che la FIFA determina con misure “consigliate” massime e minime, ma anche la dimensione stessa della fila può essere fissa, perché è definita dalla presenza del seggiolino più lo spazio per le gambe dei tifosi.

Ci si trova spesso, quindi, nelle condizioni di progettare stadi che hanno una pendenza variabile, che aumenta salendo di anello. Si tratta anche di una questione di ottimizzazione degli spazi: un primo anello poco pendente è accettabile, ma il secondo anello dovrà esserlo di più, e a maggior ragione l’eventuale terzo anello. Se così non fosse, lo stadio si estenderebbe troppo in ampiezza, in pianta, e gli spettatori delle ultime file superiori sarebbero davvero troppo lontani dal campo (e qui rientra il quesito di Valerio).

Troviamo una rappresentazione di questo discorso nel confronto fra l’attuale Allianz Stadium e il vecchio Stadio Delle Alpi, a Torino. La balconata esterna dello Stadium, che corre attorno all’impianto, all’altezza della parte alta del secondo anello, si trova sul perimetro di quello che un tempo era il primo anello del vecchio Delle Alpi (che aveva tre livelli di gradinata, e una pendenza media intorno ai 25°). Quindi, ciò che nel vecchio stadio era una porzione interna dell’edificio, oggi è un camminamento esterno all’impianto: una differenza enorme, dettata da pendenze in gradinata nettamente diverse fra i due stadi.

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Lo Stadio Delle Alpi di Torino, durante Juventus-Ajax, 2004 (Photo by Clive Mason/Getty Images)

Tenendo presente che la pendenza media consigliata per la progettazione di stadi, negli ultimi trent’anni, è intorno ai 30° (circa 60%, in valori percentuali), in tempi recenti è tornata in voga la tendenza a disegnare gradinate piuttosto ripide, soprattutto nei settori di curva dietro le porte. Questo ha portato a salire fino a 35° di pendenza (70%) in molti stadi, ultimo esempio il nuovo Tottenham Stadium: un valore che, peraltro, rappresenta il limite massimo consentito per gli impianti sportivi inglesi.

Guardando in giro per il mondo, il Western Sydney Stadium, inaugurato nel 2019, ha tutte le gradinate con pendenza di 34°, ed è lo stadio più ripido di tutta l’Australia. Negli Stati Uniti, invece, con la nuova ondata di stadi espressamente progettati per il calcio, negli ultimi dieci anni, si sta cercando di migliorare l’atmosfera creando ambienti più raccolti con gradinate più ripide: in Major League Soccer, l’Allianz Field di St. Paul (Minnesota, 2019) e il nuovo stadio dell’Inter Miami CF (2020) sono gli esempi più estremi, con i quasi 35° di pendenza delle curve dei tifosi di casa. La scelta di settori safe-standing, inoltre, facilita la realizzazione di gradinate molto ripide, riducendo l’ingombro dei seggiolini all’interno della fila e diminuendo lo spazio necessario al movimento delle persone.

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(photo by copalibertadores.com)

È proprio la possibilità che i tifosi stiano in piedi durante la partite, che permette una riduzione delle dimensioni dei gradoni e, di conseguenza, determina una pendenza maggiore per l’intero settore. Dove si arriva a poco meno di 40° di inclinazione, come nel terzo anello dello Stadio Meazza o nel secondo anello del Mestalla di Valencia, una serie di supporti di sostegno vengono installati per garantire la sicurezza dei tifosi.

Ma allora, qual è lo stadio più ripido al mondo? È possibile definire come tale la Bombonera di Buenos Aires, casa del Boca Juniors. Con 45° di pendenza sia nel secondo che nel terzo anello (aggiunti con l’ampliamento del 1953), su tutti e tre i lati dello stadio, l’Estadio Alberto J. Armando non ha eguali come struttura sportiva e conferma in modo evidente il rapporto diretto fra pendenza e dimensioni complessive dell’edificio.

Le tribune si estendono in pianta per appena 35-40 metri verso l’esterno, portando l’edificio a 32 metri d’altezza massima, e riuscendo a mettere insieme i quasi 50mila posti di capienza con la necessità di rimanere compatto all’interno dell’isolato urbano in cui è collocato.

Lo sapevi? La Bombonera di Buenos Aires occupa una superficie di poco più di 23mila metri quadrati: potrebbe stare all’interno dello Stadio Olimpico di Roma, coprendo solo la parte bassa del primo anello, e rimanendo anche al di sotto della copertura dello stadio capitolino (che arriva a un’altezza di 34 metri, due in più dello stadio del Boca).

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