Un racconto emozionale (ed emozionante) dello stadio più iconico d’Italia.
San Siro è ancora lo stadio più importante d’Italia. E proprio nei giorni del suo ennesimo compleanno, nonostante sia minacciato da venti di cambiamento e modernità, parlarne significa ancora una volta capirne il senso e rispettarne il passato, che ha rappresentato una parte fondamentale di vita dell’Italia del Novecento.
Gianfelice Facchetti, figlio di Giacinto, leggenda del calcio italiano e storico capitano dell’Inter, racchiude storia ed emozioni di questo stadio nel libro “C’era una volta a San Siro” (Piemme Ed., 2021), dove riesce a raccontare il senso stesso del calcio come sport più bello del mondo, proprio grazie al legame inscindibile con questo luogo. In 206 pagine (con prefazione di Luciano Ligabue), il libro diventa un percorso emozionante che ci porta fino ad oggi, dove il destino incerto dello stadio riflette gli stessi punti interrogativi che avvolgono il calcio contemporaneo.
Il libro “C’era una volta a San Siro” è importante perché non racconta solo di uno stadio, ma racconta di noi. Della nostra passione per il calcio, un amore popolare ed emozionante. Ci invita a riguardare il film di ciò che è successo, ricordando protagonisti e prodigi compiuti grazie alla santa alleanza tra spalti e campo.
San Siro oggi siamo ancora tutti noi, tifosi che dopo quasi un secolo rimaniamo stupiti quando vediamo questo fantastico e imponente edificio, e ai suoi piedi gli confessiamo affanni e speranze, cantando, gridando o piangendo, in un vortice di emozioni che il calcio trasmette grazie a luoghi come questo.
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