Il rivestimento del rinnovato stadio di Udine ha un valore estetico ben preciso.
La rinnovata Dacia Arena, versione trasformata e contemporanea del vecchio Stadio Friuli dell’Udinese (inaugurata a inizio 2016), sfoggia un affascinante rivestimento lucido, riflettente, cangiante. Si tratta di uno degli aspetti estetici principali dell’impianto, ed è composto da oltre 10mila elementi in acciaio inox satinato che lo avvolgono formando un profilo arcuato, lievemente acuminato e in grado di adeguarsi alla luce naturale creando giochi di colore continuamente diversi.
Le “scandole” sono generalmente piccole tavolette di legno dalla forma allungata e piatta, con le quali si rivestono tetti troppo inclinati per le tegole tradizionali. Utilizzati in un rivestimento come quello dello stadio di Udine, e in acciaio, diventano scaglie di una pelle
dinamica e contemporanea che è riuscita a dare un carattere unico all’edificio.
Dettaglio che valorizza il progetto firmato da Archea Associati, il loro intento è rinnovare il modo in cui l’arte italiana ha sempre interpretato l’effetto ottico del diamante e dei reticoli. Pensiamo al rinascimentale Palazzo dei Diamanti di Ferrara o agli intrecci pittorici di Piero Dorazio, o ancora allo studio delle superfici di Enrico Castellani.
Possiamo quindi immaginare che la Dacia Arena si proponga come nuova tappa di questo percorso, dando il proprio contributo come esempio contemporaneo nell’uso di questo elemento estetico e portandolo avanti nel solco della tradizione dell’arte e dell’architettura italiana.
- la Dacia Arena di Udine è qui, su Google Maps
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Cover image: Scorcio del rivestimento esterno dello stadio Dacia Arena di Udine (photo Pietro Savorelli / Archea Associati)
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