Il primo stadio francese del nuovo millennio.
Ceci n’est pas un stade. C’est une foule qui retient son souffle. È questa la frase che accoglie i visitatori all’Allianz Riviera di Nizza, visibile già dal tratto finale di autostrada in corrispondenza dell’uscita 52 – St Isidore: “Questo non è soltanto uno stadio. È un’intera folla che trattiene il suo respiro”. Uno slogan scelto in collaborazione con il main sponsor, Allianz, per la campagna pubblicitaria dell’impianto, e che descrive al meglio le sensazioni che questo edificio è in grado di trasmettere.
Situato al limite ovest della città di Nizza (qui, su Google Maps), e avvolto dall’ampia curva del tratto dell’A8, nel 2013 l’Allianz Riviera ha preso il posto dello Stade Municipal du Ray, il vecchio impianto del club cittadino dal 1927, rappresentando un perfetto connubio tra la funzionalità e l’estetica, a misura della squadra proprietaria, l’OGC Nice.
Il sistema di navette speciali collega ottimamente lo stadio con il centro città nei giorni di partita (autobus speciale n95, con partenza dall’Hôpital Saint-Roch, a 10 minuti a piedi da Place Masséna e 2 minuti da Place Garibaldi), risalendo dal mare fra i condomini lungo Avenue Simone Veil e Boulevard Paul Montel. Durante la settimana, invece, le linee autobus 9 e 10 di trasporto pubblico raggiungono il quartiere a ridosso dell’impianto.
Una gabbia ecosostenibile per l’Allianz Riviera
L’ampio piazzale di parcheggio esterno, situato in prossimità della Tribuna Est, conduce agli ingressi dei vari settori, segnati da enormi torri quadrangolari e ampie scalinate che portano i tifosi sulla balconata superiore che circonda lo stadio. Qui ci si ritrova in uno spazio comune, a circolazione libera, dopo aver già passato il primo controllo di pre-filtraggio, e si inizia ad apprezzare al meglio la struttura dello stadio.
Progettato dall’architetto Jean-Michel Wilmotte, lo stadio ha nell’eco-sostenibilità la sua caratteristica peculiare e la struttura è composta idealmente di due parti principali: l’involucro esterno e l’edificio interno.
La copertura è in membrana semi-trasparente ETFE (Etilene TetrafluoroEtilene) e avvolge l’impianto fin quasi al livello strada esterno. L’effetto è visivamente ottimo sia di giorno sia di sera, quando i punti-luce dello stadio accendono l’edificio. La dotazione di pannelli fotovoltaici per circa 7.500 mq, con produzione di 1.500 MWatt all’ora in un anno, rappresenta molto più delle necessità energetiche dell’impianto stesso e l’energia in eccesso viene smistata alla città di Nizza. L’acqua piovana, inoltre, viene raccolta, immagazzinata e sfruttata per gli impianti interni, i bagni e l’irrigazione del campo.
L’edificio vero e proprio, invece, è interamente in legno lamellare, con elementi strutturali in acciaio. La “gabbia” di intelaiatura che avvolge l’impianto, e sostiene la membrana in copertura, è uno dei tratti distintivi, apprezzabile nel suo intreccio sia dall’esterno che dall’interno dello stadio, e concorre a sottolineare l’effetto di semi-trasparenza che è la scelta estetica di base del progetto. Un corridoio interno parallelo alla balconata esterna corre alle spalle delle gradinate fungendo da spazio di collegamento per i servizi dello stadio. Ci sono punti ristoro praticamente per ogni singolo settore delle gradinate e un’ampia segnaletica con indicazioni chiare e visibili per file e numeri di posto.
In termini di spazi un occhio di riguardo è stato dato ai seggiolini, più ampi della media: circa 2-3 cm laterali aggiuntivi fra uno e l’altro così come è leggermente sovradimensionato lo spazio fra le file. La visuale ne trae ulteriore giovamento, con il secondo anello più ripido rispetto al primo per migliorare il punto di vista sul campo.
Grazie anche al calore del tifo nizzardo, l’esperienza di una partita all’Allianz Riviera lascia molti spunti positivi, a cominciare dalla possibilità di vivere la città nelle ore precedenti alla gara (considerando i collegamenti diretti con l’impianto). È poi in prossimità dello stadio che si riesce a percepire il sentimento di attesa caratteristico di una partita di calcio, acuito e sottolineato dalla conformazione dell’impianto e dei suoi spazi comuni esterni, che creano un’ideale “fratellanza” fra tutti i tifosi, riverberata poi dall’impatto visivo e acustico all’interno.
Dal 2014 l’impianto è anche sede del Museo Nazionale dello Sport francese, per il quale sono previste visite guidate anche in combinazione con quella dello stadio.
Questo articolo fa parte della serie di monografie “Profili”
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