Lo State Farm / University of Phoenix Stadium ospita il Super Bowl per la terza volta nella storia.
Phoenix non arriva da debuttante al Super Bowl 2023 (edizione numero 57), ultimo atto della stagione di football americano: lo State Farm Stadium (generalmente denominato University of Phoenix Stadium) aveva già ospitato la sfida del 2008 – vinta dai New York Giants, 17-14 contro i New England Patriots – e successivamente quella del 2015 – vinta dai Patriots, 28-24 contro Seattle Seahawks.
Dopo la sua inaugurazione, avvenuta l’1 agosto 2006, lo stadio di casa degli Arizona Cardinals era stato inserito sia da Sports Illustrated che dal mensile Bloomberg BusinessWeek nella lista dei 10 impianti sportivi più importanti del pianeta. Questo grazie ad alcune caratteristiche tecnologiche di altissimo livello (combinate fra loro): in particolare la copertura retrattile, che lo può rendere un impianto indoor anche a partita in corso, e il terreno di gioco mobile, che all’occorrenza viene portato all’esterno dello stadio(1) e libera lo spazio interno per eventi extrasportivi (questa una peculiarità che ritroviamo in alcuni stadi europei come il GelreDome, ad Arnhem, in Olanda, e la Veltins Arena, a Gelsenkirchen, in Germania).
Cosa c’è da sapere sullo stadio del Super Bowl numero 57?
- periodo di costruzione: 2003-2006
- inaugurazione: 1 agosto 2006
- capienza: 63.400 posti tutti a sedere; ampliabile fino a 72.200 posti
- architetti progettisti: Eisneman Architects; Populous (ex HOK Sports) con AECOM
- ingegneri: TCLP Structural Inc; Walter P. Moore; Buro Happold
(photo: Bernard Gagnon / Wikimedia Commons)
Il costo del progetto è stato di 455 milioni di dollari, suddivisi in:
- 395,4 milioni dedicati alla realizzazione del solo stadio
- 41,7 milioni per la risistemazione dell’area circostante
- 17,8 milioni per l’acquisto del terreno da edificare
La forma dello stadio, che dall’esterno appare come un guscio grigio lucente con pochi slanci estetici, è stata modellata su quella del “barrel cactus“, una pianta del genere Ferocactus dalla forma vagamente globosa e caratteristica dello stato dell’Arizona.
La copertura è costituita da una membrana traslucida e il tempo di apertura della struttura è di 12 minuti: lo University of Phoenix Stadium è stato il primo impianto sportivo al mondo ad avere una copertura mobile costruita su un piano inclinato.
Le squadre inquiline dell’impianto sono due: ovviamente gli Arizona Cardinals, franchigia di NFL (2006-oggi), e anche i Fiesta Bowl, squadra universitaria del campionato NCAA (2007-oggi). Al 10 settembre 2006 risale la prima vittoria dei Cardinals qui, 34-27 contro i San Francisco 49ers.
Lo sapevi? Prima di spostarsi allo University of Phoenix Stadium, gli Arizona Cardinals hanno giocato dal 1988 al 2005 al vecchio Sun Devil Stadium, che era situato nel campus della Arizona State University.
- 14mila, è il numero di parcheggi presenti nell’area dello stadio
- 88, sono le “luxury suites” dell’impianto
- NON c’è nemmeno un singolo posto con visuale parzialmente ostruita: in sede di progettazione, infatti, si decise di non inserire posti a sedere nelle zone dell’anello superiore dove la visuale sarebbe stata ostacolata dai grossi pilastri della copertura
(1) il terreno di gioco dello State Farm Stadium rimane all’esterno dell’impianto (sul lato sud) per la maggior parte del tempo: questo perché le partite di football americano in un anno sono relativamente poche, e soprattutto perché così facendo sono garantite migliori condizioni climatiche per la crescita e la cura dell’erba
Il funzionamento del terreno di gioco estraibile – se non visualizzi correttamente il player, guarda il video qui su Youtube
(photo: John Martinez Pavliga / Wikimedia Commons)
Cover image: Vista esterna dello State Farm / University of Phoenix Stadium (photo: Flickr user mcsixth / Wikimedia Commons)
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