Una bandiera giovane e molto particolare anche dal punto di vista grafico.
Due colori e una geometria ben riconoscibile sono gli elementi principali della bandiera del Qatar, Stato della penisola araba dalla storia relativamente giovane seguita all’indipendenza dal dominio britannico arrivata nel 1971.
Anche la bandiera attuale rispecchia questo rinnovamento. Storicamente del tutto rossa, la bandiera del Qatar iniziò a variare a cavallo tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del ‘900, quando fecero la loro comparsa le prime forme geometriche a diamante(*) e la banda verticale bianca su un lato – quest’ultima una formale richiesta del Regno Britannico con cui il Qatar aveva firmato un trattato di convenzione che portò poi lo Stato arabo a diventare un protettorato della Corona dopo il 1916.
Il colore granata diventò lo standard dal 1931 in poi, per decisione dello sceicco Mohammed bin Thani, mentre qualche elemento accessorio si aggiungeva all’interno del campo della bandiera, come il nome “Qatar” o un’altra fila di diamanti laterali.
Con lo sceicco Ali Al Thani, poi, dagli anni ’60 il disegno è stato semplificato nella versione che conosciamo oggi, diventando ufficiale dopo la definitiva indipendenza dalla Corona britannica nel 1971: la bandiera è oggi composta da un quarto bianco a sinistra sul quale si inserisce la porzione granata che termina con una frastagliatura a 9 punte di diamante.
Le 9 punte rappresentano l’inclusione del Qatar come nono membro del gruppo di stati emirati della penisola araba, riuniti dopo la riconciliazione, mentre le proporzioni dello stendardo rimangono un’eccezione: la bandiera qatariota ha un rapporto 11:28, ed è l’unica al mondo ad avere una base lunga più del doppio dell’altezza.
Vi è mai capitato di confondere le bandiere di Qatar e Bahrain? In effetti sono molto simili: quella del Bahrain, però, ha meno punte triangolari rispetto a quella del Qatar e, soprattutto, è in colore rosso e bianco (invece del granata e bianco di quella qatariota).
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(*) a proposito della forma geometrica del “diamante” (comunemente detta rombo), e della sua differenza rispetto al semplice quadrato ruotato di 45°, ho scritto un approfondimento utile che prende a modello il nuovo stemma della Fiorentina: leggi l’articolo qui
Rinunciare a parlare dei Mondiali di Qatar 2022 credo sarebbe sbagliato, per quello che è sempre stato l’obiettivo del progetto divulgativo di Archistadia. Qui sul sito e sul profilo Instagram, quindi, proveremo a concentrarci su aspetti specifici relativi agli stadi e al torneo, per guardare le cose da un punto di vista il più possibile distaccato ma ben consapevoli delle storture sociali e della grave situazione di continue violazioni dei diritti umani che permangono nel Paese. Se volete recuperare tutti gli articoli dedicati, li trovate qui
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