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Le nuove maglie del Manchester City raccontano i quartieri storici della città

Una celebrazione dei mosaici firmati da Mark Kennedy e del passato industriale della città.

Le città dettano il senso artistico delle maglie da calcio 2020/2021. Lo stiamo scoprendo a ogni nuova ufficialità, come nel caso delle divise dello Slavia Praga, e come sarà anche per la nuova maglia del Milan. Di mezzo c’è sempre Puma, che ha deciso di prendere ispirazione dall’identità locale che lega le squadre alle loro città (la linea di quest’anno viene chiamata infatti “Crafted from Culture”, definita dalla cultura), andando a rinnovare spunti artistici e architettonici fondamentali, e facendoli riscoprire anche dal pubblico più giovane.

…AND ON THE SIXTH DAY, GOD CREATED MANchester

La nuova maglia Home del Manchester City ripercorre proprio il rapporto fra i Citizens e la città, attraverso uno dei luoghi artisticamente più iconici di Manchester: il Northern Quarter, con i mosaici firmati dall’artista Mark Kennedy che ne hanno segnato la cifra stilistica contemporanea raccontandone la cultura dagli anni ’60 a oggi.

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(photo by Manchester City FC)

Fra Tib Street e Short Street, attorno all’isolato che ospita lo storico emporio eclettico Affleck’s, inquadrati in una serie di edicole lungo la parete esterna, si trovano i mosaici evocativi che ripercorrono l’identità di Manchester, fra musica, calcio, moda e arte. Un insieme di volti e colori che celebrano il modo in cui la città inglese si è rinnovata attraverso gli Swing Sixties, gli anni ’70 del punk, gli anni ’80 del New Romantic, gli anni ’90 del Britpop e l’epica della “Madchester”, e di come le generazioni si siano raccolte attorno all’arte e alla cultura street.

Sul kit del Manchester City, la trama geometrica irregolare delle tesserine di un mosaico fa da pattern di colore bianco, sul fondo azzurro della maglia. Il riferimento principale è al mosaico forse più celebre della città, situato in Short Street, che recita la famosa frase: “…AND ON THE SIXTH DAY, GOD CREATED MANchester” (e il sesto giorno, Dio creò Manchester), giocando sulla parola man/uomo che è anche la prima sillaba del nome della città.

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(photo by Antonio Cunazza, tutti i diritti riservati – vietata la riproduzione senza il consenso dell’autore)
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(photo by Manchester City FC)

“…AND ON THE SIXTH DAY, GOD CREATED MANchester” – La frase era stata coniata da Leo B. Stanley nel 1988, e stampata su t-shirt che all’epoca andarono letteralmente a ruba. Stanley aveva un negozio proprio all’interno di Affleck’s, Identity, aperto nel 1986, e con il quale aveva reinventato l’identità cittadina tramite stampe e slogan, sull’onda musicale e culturale che stava vivendo in prima persona, divisa fra i celebri club Haçienda (a cui era dedicata la Away del City 2019/20) e The Venue e le band legate alla scena musicale “Madchester”.

E la Away?

Non è finita, perché anche la Away (da trasferta) 2020/21 del Manchester City riprende dettagli cittadini, ancor più legati alla storia e alla tradizione sociale locale. La maglia, declinata in colore nero con dettagli di sponsor e stemmi in oro, è attraversata da un pattern architettonico che richiama il quartiere industriale di Castlefield, e il passaggio del canale Bridgewater.

Le arcate e le strutture ottocentesche dei ponti e delle fabbriche del luogo, ancora oggi visibili nell’area che ospita il Museo della Scienza e dell’Industria di Manchester, sono re-inventate in un pattern di color grigio antracite, ripetuto all’interno di medaglioni romboidali che si sviluppano su una traccia orizzontale. Dal 1980, il quartiere di Castlefield è un’area protetta dai beni culturali inglesi, ed è stato il primo parco urbano a ricevere una simile catalogazione nella storia.

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(visual by Archistadia)

Il Bridgewater Canal fu commissionato da Francis Egerton, III Duca di Bridgewater, per garantire il trasporto di carbone dalle sue miniere personali di Worsley alla città di Manchester. Fu progettato da James Brindley e inaugurato nel 1761, ed è riconosciuto come il primo canale a uso industriale del mondo.

Nel 1992, fra le maglie di ferro della struttura principale del ponte di Castlefield sul Bridgewater Canal, la band degli Oasis fu rappresentata nel primo storico servizio fotografico della loro carriera, ad opera di Paul J. Walsh.

La nuova maglia del City è acquistabile qui

» potete trovare i celebri mosaici del Northern Quarter di Manchester, e la loro posizione via Google Maps, qui e qui

» il quartiere di Castlefield è a sud-ovest del centro città, qui

I nostri consigli di lettura per approfondire. Libri sull’architettura della città di Manchester, da Amazon:
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(photo by woodytyke via flickr)

Una vista sul Bridgewater Canal, attraverso l’arcata in ghisa del viadotto sul quale transita la ferrovia Manchester South Junction & Altrincham (1848).

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Una foto dal primo servizio fotografico della carriera degli Oasis, 1992, sul ponte sul Bridgewater Canal di Manchester (photo by Paul J. Walsh via British Culture Archive)
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(photo by Puma / Manchester City FC)

Cover image: photo maglia by Manchester City FC – photo mosaici by Antonio Cunazza – elaborazione grafica by Archistadia

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