Un’iniziativa di enorme successo che ha superato i vent’anni di attività.
Mentre la stagione 2020/2021 di Premier League volge al termine, con il titolo vinto per la terza volta sotto la guida di Per Guardiola, all’interno dello staff del Manchester City c’è qualcuno oltre ai calciatori che fa costantemente la differenza, ogni settimana, per il divertimento e l’esperienza dei tifosi.
Da oltre vent’anni, infatti, il Manchester City si avvale di un team di sei componenti che realizza una radiocronaca descrittiva come servizio ufficiale del club a favore dei tifosi con disabilità visiva. Qualcosa che, fra il 2020 e quest’anno, in piena pandemia e con lo stadio rimasto a porte chiuse, ha assunto una rilevanza e un aiuto ancor più grande.
Il Manchester City non è nuovo a interventi e progetti di inclusione verso tutti i suoi tifosi e le loro eventuali necessità, e per le persone con disabilità visive “guardare” una partita non basta più, e diventano molto più importanti i suoni, i profumi e il brusio collettivo dello stadio. Già normalmente, il servizio di “audio commentary” specifico per queste persone era disponibile ma, con gli stadi chiusi causa-Covid, il City ha voluto potenziarlo, offrendolo in diretta dall’Etihad Stadium anche per i tifosi delle squadre avversarie e facilmente ascoltabile da casa tramite i vari dispositivi mobili.
Manchester City, la radiocronaca descrittiva per i tifosi con disabilità visive
Andrew Nelson e Paul Raffo, da sempre tifosi del Manchester City, fanno parte del team di radiocronisti del club dedicati a questa iniziativa e la loro diretta parte un quarto d’ora prima dell’inizio della partita. La suddivisione dei compiti, qualche domanda e risposta e brevi spunti pre-partita, poi, fanno parte della routine normale del classico radiocronista. Ma anche loro sanno quanto questo servizio sia importante, e di conforto, per tanti tifosi.
«Ci sono molte persone che fanno affidamento su questo servizio ed è fantastico che il club stesso lo consideri importante»
Stuart Beckett, tifoso
«Nell’ultimo periodo l’importanza del nostro compito è aumentata. C’è molto lavoro da fare per realizzarlo al meglio, ma intanto abbiamo avuto il privilegio di entrare allo stadio come sempre nonostante la pandemia, e soprattutto abbiamo la consapevolezza che i loro occhi sono la nostra voce», ha spiegato Andrew. «Cerchiamo di descrivere l’azione e l’atmosfera nel modo più accurato possibile, con dettagli e colori che possano renderla al meglio a chi ci ascolta».
«Abbiamo una grande responsabilità», gli fa eco Paul, «la proviamo nei confronti di chi ci ascolta, perché li consideriamo anche nostri amici. Prima della pandemia, quando arrivavamo allo stadio ci fermavamo sempre a chiacchierare con qualcuno di loro, perché molti venivano all’Etihad, si sedevano in tribuna e seguivano il match ascoltando la nostra radiocronaca dagli auricolari. Li conosciamo personalmente e per questo il nostro compito diventa ancora più speciale».
E per gli stessi tifosi la gratitudine è ricambiata. Stuart Beckett arrivò a Manchester alla fine degli anni ’70 per intraprendere un lavoro come docente nella località di Wythenshawe, ma si innamorò immediatamente del City dopo essere andato alla sua prima partita al vecchio stadio Maine Road nel 1977. Nonostante una frenetica vita lavorativa continuò ad andare il più possibile allo stadio, fino a quando un graduale deterioramento della vista non lo costrinse a seguire le partite da casa. L’arrivo del servizio di radiocronaca descrittiva fu un momento di svolta e di estrema gioia: «Scoprire che il club realizzava questo servizio fece una differenza enorme, perché in caso contrario non credo sarei mai tornato allo stadio. Invece ricominciai ad andarci, seduto al mio posto in Colin Bell Stand (la Tribuna ovest, ndr) ad ascoltare il loro commento in ogni partita!».
Anche per Fred Yeomans, tifoso dei Citizens da 70 anni, il servizio di radiocronaca descrittiva ha permesso di rimanere legato al Manchester City e alle sorti del club come in passato: «La cosa bella è sentire l’affetto di Andrew e Paul per la squadra, perché non fanno solo una radiocronaca ma è come se parlassero con noi che li ascoltiamo. Se qualcuno sta giocando male o bene, lo dicono, ce lo fanno capire. E questo è ottimo, perché ti tiene coinvolto e ti senti parte dello sviluppo della partita, dell’atmosfera».
Nella fase di pandemia e di gare a porte chiuse, il Manchester City ha implementato una funzione di domande/risposte tramite la quale i tifosi possono interagire con il team di commento nei pre-partita e sentirsi ancor di più coinvolti e parte di un gruppo, condividendo opinioni, speranze, previsioni. Inoltre ha già pianificato di renderlo disponibile anche per tutte le partite della squadra femminile, a partire dalla stagione 2021/2022.
«Ci sono molte persone che fanno affidamento su questo servizio ed è fantastico che il club stesso lo consideri importante», confermano Stuart e Fred. «Tutto ciò che sta succedendo in questo periodo è spaventoso, e solo avere questo momento, e un po’ di tempo per riunirsi idealmente insieme e ascoltare la partita della tua squadra e interagire con qualche chiacchiera e qualche battuta, ti migliora la giornata e ti fa davvero sentire parte di qualcosa».
© Riproduzione Riservata