Alcuni spunti utili dalla proposta terza classificata.
Nell’ambito del nostro percorso di analisi critica e il più possibile ad ampio raggio sul tema del restyling dello Stadio Franchi di Firenze, in questo articolo diamo uno sguardo alla proposta terza classificata in graduatoria, firmata da Ipostudio Architetti con Eutropia Architettura, per poter avere un ulteriore metro di confronto nel dettaglio e per stimolare i ragionamenti e le considerazioni in termini culturali e di approccio su edifici storici di questo tipo.
Nel caso della proposta che analizziamo qui (dopo aver visto qui quella seconda classificata, di Corvino+Multari), l’idea firmata dagli studi fiorentini Ipostudio architetti ed Eutropia Architettura riprende il tema della cavea di gradinate interna che lascia un segno architettonico ed estetico importante, perseguendo allo stesso tempo l’armonia con la struttura storica attraverso la reinterpretazione delle linee di base dell’edificio e il dialogo con il paesaggio.
Il team di progettazione formato dai due studi di architettura è già collaudato da diversi anni, e anche da qui è derivata la decizione di partecipare al Concorso internazionale indetto dal Comune di Firenze per il Masterplan del Quartiere di Campo di Marte ed il restyling dello stadio Artemio Franchi: un’occasione per mettersi alla prova con una sfida probante ma anche per lavorare su un oggetto architettonico che ha rappresentato la storia della propria città.
L’intero progetto, Masterplan+Stadio, nasce da un approccio di estremo rispetto nei confronti dell’opera di Pier Luigi Nervi come vero e proprio monumento moderno che deve essere restituito alla città. Rispettarne la storia ha portato a concepire un Nuovo Stadio pensato come un sistema duale, di memoria brunelleschiana, tra uno scrigno storico, qual è la preesistenza nerviana, e un nuovo oggetto innovativo e tecnologico dalla forma di una foglia bronzata.
La struttura originale dello stadio, ripulita da aggiunte e iperfetazioni incoerenti ereditate dalla storia (v. interventi per i Mondiali ’90) viene restaurata attraverso un’attenta lettura e diventa protagonista assoluta dell’intero intervento, mentre custodisce al suo interno la nuova foglia della cavea delle gradinate, che accetta un ruolo di comprimario di fronte al pre-esistente Monumento ma allo stesso tempo anche di slancio estetico che ne sottolinea la diversità.
La curva delicata della “foglia” immaginata da Ipostudio ed Eutropia si arricchisce dei toni dorati a dare risalto all’intero complesso-stadio, rinnovato nel suo ruolo simbolico per l’area, ma è anche armonica nel bilanciamento con il paesaggio e con il profilo delle colline di Fiesole e Settignano (in questo, ricorda l’approccio estetico che guidò il terzo restyling del Vélodrome di Marsiglia, ne abbiamo parlato qui).
Crediti di progetto Ipostudio/Eutropia x restyling Franchi
TITOLO: Nervi Scoperto
Progetto: Ipostudio Architetti+ Eutropia Architettura
Coordinamento di progetto: prof. arch. Carlo Terpolilli, Ipostudio / arch. Jacopo Carli, Eutropia Architettura
Progetto di restauro: prof.ssa Sara di Resta con Giorgio Danesi, Verdiana Peron, Enrico Toniato, Alberto Zanella
Progetto paesaggistico: Studio Antonio Perazzi
Collaborazione progetto architettonico: quattroterzi.lab / arch. Alessandro Tonelli / De Biasio Progetti
Light Design: light_company_firenze
Impianti elettrici, meccanici, speciali e risparmio energetico: Consilium Firenze
Consulente urbanistica tattica e uso temporaneo degli spazi: Cristina Setti
Strutture: Pini Group Italia
Geologo: GeoMap
Render: quattroterzi.lab
Media e comunicazione: pressentosa_hub
Data Analysis: Area Proxima
Urbanistica Tattica ed uso temporaneo del luoghi: Arch. Cristina Setti
Consulenza Urbanistica: Alberto Formigli
Grazie a Jacopo Carli, e agli studi Ipostudio Architetti ed Eutropia Architettura per la gentilissima disponibilità
- leggi tutti i nostri approfondimenti legati allo Stadio Franchi, nella sezione Dossier Firenze
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