al bayt stadium vista esterna

Alcune cose da sapere sull’Al Bayt Stadium

Lo stadio che ospita la cerimonia e la partita inaugurali dei Mondiali di Qatar 2022.

Situato nella località di Al Khor (40 kma nord di Doha) l’Al Bayt Stadium è il primo impianto che si svelerà al pubblico nel corso dei Mondiali di Qatar 2022. Progettato dalla società di architettura Dar Al-Handasah insieme allo studio Al­bert Speer & Part­ner GmbH, si evidenzia per un’estetica molto peculiare e legata al territorio: l’involucro esterno e di copertura, infatti, simula la forma e le sembianze della tradizionale tenda dei nomadi beduini del Paese, detta Bayt Al Sha’ar, e la ricrea in una versione strutturale coerente con le dimensioni dell’impianto.

La “tenda”, da sola, copre uno spazio di 372,5 m x 310 m e si sviluppa come una sorta di pelle esterna che rappresenta una delle due parti fondamentali di cui è composto lo stadio. L’altra è la cavea delle gradinate, al suo interno, leggermente staccata ma in continuo dialogo con la tenda e con lo spazio esterno.

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Scorcio interno verso il campo da uno dei palchi dell’Al Bayt Stadium, Qatar (Image: Courtesy of the Supreme Committee for Delivery & Legacy)

La struttura della tenda è costituita da una membrana in fibra di vetro tessuta in politetrafluoroetilene (PTFE), in trazione e collegata a cavi e capriate in acciaio, con pilastri in cemento che fungono da blocchi di ancoraggio per i cavi. L’ombra fornita dalla struttura della tenda, e il suo sistema di copertura retrattile nella porzione centrale esattamente sopra il campo da gioco, completano le tecnologie di raffrescamento dello stadio, aiutando a mantenere una temperatura confortevole all’interno senza consumare troppa energia.

Altre tecnologie interessanti riguardano l’implementazione di sistemi a bassa corrente, di un sistema di drenaggio sotterraneo, per proteggere dall’innalzamento delle acque sotterranee, e di uno per la gestione dei rifiuti solidi. A questi si aggiunge un impianto di trattamento delle acque reflue con una capacità di 1.000 m3/giorno.

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Esempio di tenda tradizionale Bayt Al Sha’ar dei beduini del Qatar, a cui è ispirato l’Al Bayt Stadium.

Lo stadio ha una capienza di quasi 70mila posti ed è stato costruito fra il 2015 e il 2018. Al termine dei Mondiali, il secondo anello sarà completamente smontato e frammentato in vari piccoli settori di gradinate che saranno distribuiti a strutture locali in Qatar. A quel punto, quindi, la capienza finale dello stadio si attesterà sui 32mila posti e l’impianto diventerà la casa del club locale Al Kohr SC, mentre molti spazi interni saranno riadattati per l’inserimento di attività commerciali e pubbliche, con la realizzazione di un hotel di lusso al posto del vecchio secondo anello.

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“Wembley, la Storia e il Mito”, di Antonio Cunazza (Urbone, 2021)

Rinunciare a parlare dei Mondiali di Qatar 2022 credo sarebbe sbagliato, per quello che è sempre stato l’obiettivo del progetto divulgativo di Archistadia. Qui sul sito e sul profilo Instagram, quindi, proveremo a concentrarci su aspetti specifici relativi agli stadi e al torneo, per guardare le cose da un punto di vista il più possibile distaccato ma ben consapevoli delle storture sociali e della grave situazione di continue violazioni dei diritti umani che permangono nel Paese. Se volete recuperare tutti gli articoli dedicati, li trovate qui

Cover image: Vista esterna dell’Al Bayt Stadium, Qatar (Image: Courtesy of the Supreme Committee for Delivery & Legacy)

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