È stato inaugurato dopo due anni di lavori ed è costato oltre 230 milioni di euro.
Sulla scia della storica vittoria in Coppa d’Africa, il Senegal si regala un nuovo scintillante stadio nazionale inaugurato questa settimana nella città di Diamniadio (qui), dopo due anni di lavori e una spesa di 800 miliardi di Franchi CFA, circa 230 milioni di euro.
Il nuovo stadio, Stade du Senegal(1), è il primo del Paese in linea con i moderni requisiti FIFA “Green Goal” per la realizzazione di impianti sportivi sostenibili, e ospiterà il match fra Senegal ed Egitto valido per il doppio spareggio di qualificazione ai Mondiali di Qatar 2022, in programma a marzo. In quell’occasione(2) verranno certamente gremiti i 50mila posti di uno stadio che ambisce a essere soprattutto un impianto moderno e funzionale, con caratteristiche polisportive e tecnologie ecosostenibili d’avanguardia.
Completato in meno di due anni dalla posa della prima pietra (febbraio 2020), e supervisionato nella sua costruzione da SOGIP, Società di Gestione delle Infrastrutture Pubbliche nei Poli Urbani di Diamniadio e Lac Rose, oltre al prato in erba ibrida per calcio e rugby nel nuovo Stade du Senegal trovano posto vari spazi hospitality (fra cui una sala presidenziale e 50 palchi VIP) ma anche: 800 metri quadri destinati a museo del calcio nazionale, un ristorante panoramico, 4 spogliatoi per le squadre, una sala stampa da 800 posti (con 40 postazioni per i telecronisti), una sala conferenze stampa da 280 posti e quattro studi televisivi – oltre al sistema di videoassistenza (VAR), la sala-VAR dedicata e tutto l’impianto di telecamere per la Goal-Line Technology.
Ancor più importante, l’edificio è stato dotato di 5mila pannelli solari (con 2 Megawatt di potenza) che sono stati installati anche sulle tettoie del parcheggio auto esterno, e lo stadio ha anche un impianto di riciclo e depurazione interna dell’acqua di nuova tecnologia.
Con un’area parcheggio da quasi mille posti auto, lo stadio è un punto di svolta nel tessuto urbanistico e infrastrutturale di Diamniadio, una città appositamente creata per alleggerire il peso della concentrazione di abitanti sulla capitale Dakar, che si trova a 40 km verso ovest: non a caso il nuovo stadio è anche piuttosto vicino all’aeroporto Blaise Diagne e sarà servito direttamente sia dall’autostrada che dal Treno Regional Express.
Attorno allo stadio è stata realizzata una macro-area sportiva che ambisce a essere fulcro attivo per lo sport locale, con un impianto minore con pista di atletica a otto corsie e tribuna da 2mila posti, più due campi di allenamento adiacenti.
La realizzazione del nuovo Stade du Senegal è arrivata anche in seguito alle prolungate difficoltà nell’adeguare lo storico stadio Léopold Sédar Senghor (noto anche come Stade de l’Amitié), attualmente ancora interessato da lavori di parziale ristrutturazione.
Nonostante il luccichìo di facciata dell’operazione, rimangono alcune criticità sul nuovo impianto appena inaugurato e in particolare sui costi futuri: secondo le previsioni, la manutenzione e la gestione dello stadio potrebbe arrivare a costare almeno 1 milione di euro all’anno, con soldi derivanti dalle casse statali (quindi dai contribuenti).
Qui di seguito una fotogallery del nuovo Stade du Senegal
(1) il nuovo Stade du Senegal è intitolato ad Abdoulaye Wade, terzo presidente del Senegal (2000-2012).
(2) il 29 marzo 2022, il Senegal ha battuto l’Egitto ai rigori conquistando la qualificazione ai Mondiali di Qatar 2022 (qui la sintesi video)
Cover image: Vista aerea in notturna del nuovo Stade du Senegal, photo by Ahmadouna Ahmada
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