Il significato della doppia denominazione dello stadio di Lecce.
Lecce, Stadio Via del Mare. O anche, Stadio Ettore Giardiniero – Via del Mare. In effetti, l’impianto del club giallorosso, inaugurato nel 1966, ha oggi una doppia denominazione ed è interessante capirne il significato ripercorrendo brevemente la sua storia.
Il primo nome, che è anche quello storico e iconico per lo stadio, è Via del Mare, un chiaro riferimento toponomastico e urbanistico alla posizione dell’impianto del Lecce. Via del Mare è infatti la strada principale che dal centro città porta allo stadio (qui, su Google Maps), e il cui prolungamento era la Via per San Cataldo, oggi Viale delle Libertà.
Da quell’11 settembre 1966, con l’amichevole inaugurale fra Lecce e Spartak Mosca, l’impianto ha sempre mantenuto l’iconica denominazione fino al gennaio 2002, quando con una delibera comunale venne deciso di aggiungere il nome di Ettore Giardiniero alla denominazione completa dello stadio. Giardiniero era stato sindaco della città di Lecce, ed era stato fondamentale nella decisione di rinnovare completamente lo stadio, con l’abbandono del precedente impianto del club (il Carlo Pranzo, che si trovava in centro città) e la completa ricostruzione del Via del Mare nella veste che conosciamo oggi.
In realtà, l’aggiunta dell’intitolazione a Ettore Giardiniero non fu accolta benissimo da tutto il pubblico leccese. Si ricorda, per esempio, uno striscione comparso in curva in occasione di Lecce-Milan di quel gennaio 2002, che recitava “Poli: lo stadio è di tutti”, in riferimento alla decisione dell’allora sindaco Adriana Poli Bortone di modificare il nome dell’impianto. Alcuni comitati spontanei sia di tifosi che di cittadini, si erano anche riuniti per promuovere invece la scelta del nome di Attilio Adamo, noto scopritore di giovani talenti calcistici salentini scomparso prematuramente in un incidente stradale.
Ad Attilio Adamo è oggi intitolato il piazzale antistante lo stadio, sul lato est.
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