erba sintetica campi pxhere com

Campi in erba sintetica vietati entro il 2030? Ovviamente non è vero (facciamo chiarezza)

Un buon esempio di come i media sportivi generalisti distorcono le notizie, o le riportano senza verifica.

Forse in molti avrete letto in questi giorni titoli come “L’Unione Europea ha bandito l’erba sintetica”, oppure “L’erba sintetica è dannosa per la salute” e ancora “Tutti i campi andranno dismessi entro il 2030”.

La notizia, detta così, sembra eclatante e sconvolgente. E infatti… non è vera.

Non è la prima volta che i media sportivi generalisti italiani prendono una notizia “tecnica” relativa al mondo degli stadi, degli impianti e dell’architettura sportiva, e la rilanciano sulle proprie homepage con titoli volti al sensazionalismo. Spesso la realtà è altrove, e queste notizie vengono mandate in pasto ai lettori in questo modo o per semplice clickbaiting oppure perché proprio non vengono verificate in alcun modo (né tantomeno tradotte bene, quando si tratta di news dall’estero).

In questo caso specifico, il tema non riguarda “i campi in erba sintetica” (che sono oggetti composti da diversi strati e da diversi materiali, il che dovrebbe già far capire che da qualche parte c’è un errore) ma si parla dell’intaso granulare, il riempitivo polimerico che compone il “prato”.

Sulla rivista specializzata TSPORT – Sporteimpianti (qui per leggere l’articolo completo) è stato spiegato bene a cosa si riferisce la recente direttiva europea:

Bruxelles ha approvato la proposta di bando, formulata dal Comitato REACH europeo, dell’uso di intasi provenienti da PFU, o granuli polimerici in generale, per le superfici sportive. Si parla quindi solo di un tipo di granulo prestazionale (non del filo d’erba!), che dovrà essere – entro 8 anni – sostituito da prodotti alternativi. Oltretutto, gli impianti esistenti potranno mantenere i materiali attuali per tutto il periodo di transizione e quindi fino al raggiungimento del loro naturale “fine vita”.

da TSport – Sporteimpianti.it

Peraltro, a inizio 2023, sempre su TSport era stato pubblicato un reportage in tre parti sull’erba sintetica e la sua evoluzione recente a fronte delle richieste di sostenibilità ecologica arrivate proprio dall’UE (qui per leggere la prima parte – le parti successive sono poi linkate all’interno del pezzo).

Ovviamente, dato che io stesso sono redattore per la rivista Tsport, potreste pensare che sono di parte. Quindi vi segnalo un altro approfondimento interessante, che potete leggere sul sito web it.eseuro (qui).

L’architettura e l’impiantistica sportiva sono temi tecnici, per i quali serve preparazione e conoscenza, e nei quali non ci si può improvvisare a scrivere articoli e news. Le fonti affidabili in Italia sono poche e vi consiglio di imparare a conoscerle e affidarvi sempre a quelle.

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Cover image: via Pxhere

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