La maglia con cui l’Arsenal ha celebrato la storia del suo stadio.
Quando l’Arsenal ha giocato la sua ultima partita allo stadio Highbury, il 7 maggio 2006, il profilo del nuovo Emirates Stadium già si stagliava imponente al di là delle case di Highbury Hill, pronto a essere inaugurato poco più di due mesi dopo, con un’amichevole in onore della carriera di Dennis Bergkamp.
Ma in quel pomeriggio di inizio maggio, contro il Wigan Athletic, l’Arsenal indossava una maglia colore redcurrant, un rosso scuro tendente al granata, che aveva messo eccezionalmente da parte le storiche “maniche bianche” per tutta la durata della stagione 2005/2006. Era la maglia celebrativa della storia di Highbury, e riportava l’immagine del club londinese ai suoi primi anni di vita e al momento di svolta che era coinciso con il trasferimento nel nord di Londra, ben 93 anni prima.
L’Arsenal giocò la sua prima partita ad Highbury il 6 settembre 1913, al termine di un breve viaggio che l’aveva vista spostare le sue radici dalla zona sud-est, Woolwich, al quartiere di Islington. Quel giorno, contro il Leicester Fosse (che sei anni dopo diventerà il Leicester City), i Gunners indossavano una maglia completamente rossa, in una gradazione piuttosto scura, che era il colore ufficiale del club fin dal 1886, l’anno di fondazione.
All’inizio della propria esistenza, infatti, quando non era ancora una società professionistica, e si chiamava Dial Square FC, l’Arsenal aveva inserito in squadra tre calciatori provenienti dal Nottingham Forest: Fred Beardsley, Bill Parr e Charlie Bates. Grazie a loro era riuscita anche a ottenere un gioco di maglie del loro ex club: erano di colore rosso scuro, con un colletto girocollo e tre bottoni, e venivano completate da pantaloncini bianchi e calzettoni blu scuro.
Lo sapevi? Lo Sparta Praga gioca con una maglia dalle tinte granata (o vinaccia) proprio “grazie” all’Arsenal. Il presidente del club, Petric, visitò Londra nel 1906 e andò ad assistere a una partita dei Gunners, che all’epoca giocavano ancora a Woolwich. Rimase ispirato dall’affascinante rosso scuro delle maglie e, tornato in Cecoslovacchia, impose al club di vestire quel colore per il futuro.
Quella divisa rimarrà il completo ufficiale dell’Arsenal fino al 1933, quando il visionario manager Herbert Chapman deciderà di rinnovarla, inserendo le iconiche maniche bianche e schiarendo il rosso su una tonalità più brillante. Ma, prima di allora, la maglia redcurrant (la cui traduzione letterale indica il frutto del ribes) aveva accompagnato i Gunners nell’esordio nel nuovo Highbury, e il club decise di celebrarne l’importanza storica proprio all’inizio della stagione 2005/2006, l’ultimo anno di attività del glorioso stadio.
Per l’occasione, tutta la gamma di abbigliamento ufficiale e di rappresentanza dell’Arsenal, disegnata dallo sponsor tecnico Nike, venne definita sul colore granata. La maglia “da casa”, a tinta unita, fu impreziosita da dettagli in colore oro e dalla scritta “Highbury 1913 – 2006”, sia di contorno allo stemma del club, sul fronte, sia ad arco sotto al numero dei giocatori, sulla schiena.
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Un photoshoot promozionale coinvolse i giocatori, ricreando foto di gruppo nello stile del calcio dei primi del Novecento, e utilizzando come sfondo lo splendido spazio interno della Marble Halls, l’atrio d’ingresso dello stadio tutt’oggi conservato all’interno di Highbury, dopo la ristrutturazione dell’edificio. Con il busto in onore di Herbert Chapman a fare capolino, nell’estate 2005 una parte di calciatori dell’Arsenal, indossando la nuova divisa ufficiale commemorativa, si vide ritratta in modo da evocare il momento in cui era iniziato il legame fra i Gunners e il loro stadio.
Sulla tonalità più o meno scura del colore scelto da Nike nel 2005, comunque, rimangono alcune opinioni contrastanti. In particolare, gli autori del sito specializzato Historical Kits, che da anni raccoglie e cataloga tutte le maglie delle squadre di calcio britanniche e la loro evoluzione, sono convinti che l’interpretazione del tipo di rosso sia stata fuorviata da un’errata valutazione delle fotografie d’epoca:
«L’Arsenal ha sempre vestito un rosso brillante, non ci sono prove evidenti che a un certo punto della sua storia abbia avuto una versione così scura di quel colore. L’incomprensione potrebbe derivare dalle prime foto del club, in bianco e nero, dove il rosso appariva come molto scuro per via delle pellicole fotografiche dell’epoca, molto sensibili al rosso acceso. La colorazione in post-produzione, per questo motivo, darebbe un risultato più vicino al bordeaux».
In ogni caso, il colore rosso ha rappresentato Highbury in tutto e per tutto. Dall’iconicità dei dettagli e delle alte finestre in stile Art-Déco, in facciata, fino ai seggiolini colorati dopo la “brandizzazione” marchiata Premier League. E il suo ultimo ballo è stato accompagnato da una tonalità che, seppure reinterpretazione della storia, è diventata celebrativa a tal punto da rimanere un momento iconico nel lungo percorso sportivo dell’Arsenal e del quartiere che lo ospita dal 1913.
I nostri consigli editoriali, per approfondire:
- “The Arsenal shirt”, di J. Elkin e S. Shakeshaft
- “Arsenal Stadium history”, di Brian Glanville
- “Highbury – The story of Arsenal in N5”, di Jon Spurling
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Cover image: Il cancello dello stadio Highbury di Londra durante l’ultima stagione operativa come casa dell’Arsenal, 2005/2006 (photo by John Cooper via Flickr / CC BY-NC-ND 2.0). Una fotogallery dell’ultima partita giocata a Highbury è visibile sul suo profilo Flickr, qui
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