I requisiti di capienza minima per la candidatura a ospitare le due edizioni degli Europei di calcio.
(collab) Leggi anche l’analisi che ho scritto per la rivista specializzata TSPORT – Sporteimpianti, qui
Euro 2028 ed Euro 2032 saranno rispettivamente la 18esima e 19esima edizione degli Europei di calcio, per i quali alcuni Paesi europei hanno ufficialmente definito (e consegnato) il dossier di candidatura.
L’Italia si è proposta per ospitare l’edizione 2032 ed è in corsa con la candidatura della Turchia, Paese che si è anche messo in lista per Euro 2028 (in questo caso in competizione con la candidatura congiunta Regno Unito+Irlanda).
Capienze minime per gli stadi Euro 2028 ed Euro 2032
Quanti stadi ci vogliono e quanto devono essere grandi? Il format degli Europei 2028 e 2032 sarà ancora quello “allargato” che ha fatto il suo debutto nel 2016 (replicato poi nel 2020 e nella prossima edizione di Germania 2024): 24 Nazionali, 51 partite nello spazio di 32 giorni, 10 stadi necessari a ospitare l’evento.
La UEFA ha stabilito un ventaglio di capienze minime per gli stadi da inserire nella candidatura, in base all’utilizzo nelle diverse fasi del torneo:
- 1 stadio da minimo 60mila posti
- 1 stadio da minimo 50mila posti (preferibilmente 2, oppure il secondo compreso fra 40 e 50mila)
- 4 stadi da minimo 40mila posti
- 3 stadi da minimo 30mila posti
Ovviamente queste capienze minime si possono tranquillamente superare per eccesso, andando a proporre anche tre o quattro stadi da più di 50mila posti, più di uno stadio da oltre 60mila, ecc.
I requisiti UEFA per l’attuale format e organizzazione degli Europei di calcio puntano in modo particolare anche all’extra-campo, partendo dalla mobilità da e per gli stadi, fino alla sicurezza per i tifosi e alla “legacy” del torneo (che deve avere una ricaduta futuribile sullo sviluppo del calcio a livello nazionale – v. il documento ufficiale dei requisiti UEFA per EURO 2024, qui).
Il coinvolgimento dei tifosi dev’essere organizzato per essere inclusivo e festoso, promuovendo il lato “turistico” dell’evento con una ricaduta pratica sulle città ospitanti, e mettendo di conseguenza in moto una macchina organizzativa che va oltre l’ambito prettamente sportivo.
Leggi anche l’analisi sulla candidatura italiana che ho scritto per la rivista specializzata TSPORT – Sporteimpianti, qui:
Un riepilogo degli stadi proposti
Come detto, per Euro 2028 sono in corsa Regno Unito+Irlanda e Turchia. Quest’ultima ha replicato la stessa candidatura per Euro 2032, ed è in corsa contro l’Italia (la Turchia è arrivata alla quinta candidatura consecutiva per un Europeo). L’annuncio della scelta ufficiale di entrambi i Paesi ospitanti sarà dato a settembre 2023.
Regno Unito+Irlanda x Euro 2028
- Belfast, Nord Irlanda – Casement Park (capienza prevista: 34.500 / progetto di ricostruzione in corso)
- Birmingham, Inghilterra – Villa Park, +52k (progetto di ampliamento già previsto)
- Cardiff, Galles – Millennium Stadium, +73k posti
- Dublin, Repubblica d’Irlanda – Aviva Stadium, +51k posti
- Glasgow, Scozia – Hampden Park, 52k posti
- Liverpool, Inghilterra – New Everton Stadium, +52k posti (in costruzione, previsto per il 2024/2025)
- Londra, Inghilterra – Tottenham Hotspur Stadium, +62k posti
- Londra, Inghilterra – Wembley, 90k posti
- Manchester, Inghilterra – Etihad Stadium, circa 61k posti (progetto di ampliamento previsto entro il 2026)
- Newcastle, Inghilterra – St. James’ Park, +52k posti
Turchia x Euro 2028 ed Euro 2032
- Ankara – New Ankara 19 Mayıs Stadium, 45mila posti (in costruzione, inaugurazione 2025)
- Antalya – Corendon Airlines Park, +32k posti
- Bursa – Timsah Arena, +43k posti (sì, è lo stadio a forma di coccodrillo! v. qui)
- Eskişehir – Atatürk Stadium, 32.500 posti
- Gaziantep – Kalyon Stadium, 33.500 posti
- Konya – Konya Büyükşehir Stadium, 42k posti
- Istanbul – Atatürk Olympic Stadium, +74k posti
- Istanbul – Nef Stadium, +53k posti
- Istanbul – Şükrü Saracoğlu Stadium, +47k posti
- Trabzon – Şenol Güneş Sports Complex, +40k posti
Italia x Euro 2032
(*) l’asterisco indica la volontà di ristrutturare gli stadi se la candidatura avrà successo
- Bari – San Nicola, +58k posti (con ipotesi di ristrutturazione)*
- Bologna – Dall’Ara, +38k posti (iter del progetto di restyling già avviato, inaugurazione prevista 2027)
- Cagliari – Nuovo stadio Unipol, 25-30k posti (iter del progetto già avviato)
- Firenze – Franchi, +43k posti (iter del progetto di restyling già avviato, inaugurazione prevista 2026/2027)
- Genova – Ferraris, 36k posti (con ipotesi di ristrutturazione)*
- Milano – San Siro, +75k posti (con ipotesi alternativa Nuovo Stadio Milano, 65k posti)*
- Napoli – Maradona, +54k posti (con ipotesi di ristrutturazione)*
- Roma – Olimpico, 70k posti
- Torino – Allianz Stadium, 41k posti
- Verona – Bentegodi, +39k posti (con ipotesi di ristrutturazione e/o di stadio nuovo)*
Acquista il libro “Wembley, la Storia e il Mito”
Stadi vecchi e affascinanti, stadi nuovi e moderni, un passato da preservare ma alle volte da rinnovare inesorabilmente.
Se vuoi capire di più delle dinamiche che l’architettura e lo sport sono costretti ad affrontare nella volontà di rinnovare uno stadio, il libro “Wembley, la Storia e il Mito” può aiutarti nel comprendere difficoltà, possibilità e decisioni che non sempre sono facili o immediate come sembra.
Il racconto di uno degli stadi più celebri al mondo (e di come è stato trasformato) attraverso storia, architettura e cultura pop del Novecento. Un’opera unica in Italia che non può mancare nella tua collezione!
Acquista “Wembley, la Storia e il Mito” su Amazon oppure qui
Acquista “Wembley, la Storia e il Mito” su Amazon oppure qui
Cover image: Una proposta grafica (scherzosa) dei loghi delle candidature di Regno Unito+Irlanda, Turchia e Italia (img: Blake Hooton aka PaintRubber38 / DeviantArt)
© Riproduzione Riservata