Dizionario & Terminologia

[eltdf_section_title title=”Definizioni”][eltdf_post_layout_one parallax_effect=”no” number_of_posts=”8″ column_number=”4″ category_id=”0″ author_id=”0″ sort=”latest” thumb_image_size=”original” title_tag=”h3″ display_date=”no” display_category=”yes” display_author=”no” display_comments=”no” display_like=”no” display_excerpt=”yes” display_pagination=”yes” pagination_type=”load-more” tag_slug=”definizioni”]
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Anastilosi

Si intende la “ricomposizione” (più che ricostruzione) di una struttura parzialmente in rovina. Per realizzare un intervento di anastilosi si seguono fonti certe che permettano lo smontaggio e la ricollocazione dei pezzi nel rispetto del disegno originale. L’utilizzo dei materiali, ove si debba procedere a sostituzione di parti danneggiate o mancante, dev’essere in linea con i materiali originali e con il senso stesso dell’opera.

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Architettura Cinetica

Il principio dell’arch. cinetica definisce la progettazione di un edificio che permette ad alcune sue parti di “muoversi” senza influenzare il resto della struttura. È un metodo che sta avendo grande impulso negli ultimi decenni, con i progressi della tecnologia, ma è riconducibile a esempi semplici come il ponte levatoio.

Gli stadi progettati con questo principio sono principalmente quelli con coperture o terreno di gioco retrattile (per es., la Veltins Arena, Gelsenkirchen, Germania).

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Bauhaus

Scuola di architettura, arte e design, in Germania negli anni ’20 (nome ideato da Walter Gropius), e punto di riferimento per il movimento moderno e i dettami del razionalismo e del funzionalismo.

Si basava sul progettare seguendo la funzione dell’edificio e l’armonia con la natura. Le forme dovevano essere coerenti, leggere e semplici, e lo stile condivideva molte delle idee del Neoplasticismo (De Stijl, Olanda, 1917) che prediligeva un design essenziale e geometrico.

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Brutalismo

Il Brutalismo è una corrente architettonica riconducibile al periodo compreso fra gli anni ’50 e gli anni ’70, con un seguito di esempi sparsi anche dagli anni ’80 e ’90. È successiva al Movimento Moderno, e si basa sull’utilizzo del cemento a vista (béton brut, in francese).

Gli stadi definibili “in stile brutalista” hanno elementi strutturali volutamente visibili e chiari dall’osservatore, accentuati da dimensioni e forme robuste e, spesso, squadrate o spigolose. Alcuni chiari esempi sono il Jan Breydel Stadion (Bruges), l’Estadio Municipal (Braga) o il Mineirao (Belo Horizonte). In Italia lo Stadio Brianteo (Monza) e la tribuna centrale dello Stadio Mario Puchoz (Aosta).

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Costruttivismo

Lo Stile Costruttivista si sviluppò in Unione Sovietica fra gli anni ’20 e ’30 del Novecento: l’obiettivo degli architetti era quello di progettare nuove tipologie di edifici socialmente utili (club operai, garage, fabbriche, grandi blocchi condominiali), che rispecchiassero la nascente società russa: si rinunciava a qualsiasi tipo di decorazione e simmetria, utilizzando nuovi materiali e combinando volumi dando importanza alla struttura dell’edificio.

Per la prima volta le innovazioni sviluppate da architetti e ingegneri russi ebbero grande successo internazionale e una forte influenza sulla nascita di movimenti quali il De Stijil in Olanda e il Bauhaus in Germania.

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Dichiarazione d’interesse culturale

Si fonda sulla Verifica d’interesse culturale, regolamentata dall’articolo 12 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D. Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42). La dichiarazione è un’ampia relazione finale basata su uno studio storico-architettonico di un bene immobile pubblico che abbia superato i settant’anni d’età, e serve a evidenziarne eventuali caratteristiche di pregio, meritevoli di conservazione, sfociando poi in un vincolo sull’edificio (v. Tutela diretta e indiretta).

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Giustapposizione

Un accostamento dialettico di edifici, o di parti ed elementi architettonici di esso. Si realizza in modo che ogni porzione mantenga il proprio carattere e la sua riconoscibilità ma pur sempre dialogando con l’altra parte all’interno dello sviluppo estetico complessivo e nella costruzione della “fabbrica architettonica”.

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Restauro Filologico

La base fondante è l’esigenza di intervenire per tutelare il manufatto esistente, conservandone i caratteri di autenticità. Ha avuto come caposcuola l’architetto e scrittore Camillo Boito (1836-1914) e ha come fulcro il senso di riconoscibilità dell’intervento.

L’opera, una volta restaurata, dev’essere leggibile chiaramente in ogni sua parte, sia le porzioni originali, tutelate e preservate (talvolta anche nei segni del tempo, la cosiddetta “patina”), sia le parti di nuova integrazione, con materiali moderni e riconoscibili.

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Tutela Diretta

Con tale termine si raggruppa un complesso di misure di protezione e conservazione finalizzate alla fruizione del bene architettonico.

Tutela Indiretta

Raggruppare poteri ed attività […] volti ad offrire protezione per beni immobili incidendo non tanto sul bene protetto quanto sul contesto urbano e ambientale nel quale è inserito, per meglio salvaguardarne e garantirne la fruibilità.

(da M. Campanelli, “Guida al nuovo Codice dei beni culturali e del paesaggio”, Halley, 2004)