riyad stadio king fahd vista esterna panoramica

Riyad, com’è fatto il King Fahd International Stadium

Storia e prospettive dello stadio che ha ospitato la Supercoppa Italiana 2022.

Che stadio abbiamo visto per la Supercoppa Italiana a Riyad? Il King Fahd International Stadium è uno degli impianti storici dell’Arabia Saudita, inaugurato nel 1987 e per molto tempo dotato della più grande copertura al mondo: il velario del tetto, infatti, è il segno caratteristico dello stadio e copre una superficie di 47mila mq. Poggia su 24 colonne esterne ed è modellato per ricordare le pieghe delle tende beduine della tradizione locale.

Un anello di gradinata corre lungo tutto lo stadio e diventa doppio solo in corrispondenza delle due tribune laterali. Su un lato, il secondo anello ospita il palco reale realizzato come una vera e propria mini-architettura con tetto a baldacchino che gioca sulla forma dell’esagono, ripetuto più volte nei singoli elementi della struttura.

Lo stadio è ricavato all’interno di una piccola conca e le gradinate si appoggiano a pendii naturali, attorno ai quali si sviluppa poi lo spazio esterno con parcheggi e aree parzialmente verdi. La capienza attuale si attesta sui 67-68mila posti e lo stadio è a pianta circolare, e copre un diametro di 247 metri!

Ma cosa si sta pensando per il futuro di questo impianto? Dopo alcuni interventi di ammodernamento operati in tempi recenti, nei piani del governo dell’Arabia Saudita c’è il restyling e l’ampliamento del King Fahd International Stadium.

Al momento la gestione del progetto è stata affidata all’architetto Musab Badahdah, per ampliare lo storico stadio inaugurato nel 1987 portandolo dagli attuali 67mila posti a circa 80mila, nell’ottica di un piano di sviluppo che dovrà portare il Paese a ospitare la Coppa d’Asia 2027.

Per migliorare l’impianto, mantenendo il suo carattere estetico unico e riconoscibile, l’idea è quella di eliminare l’attuale pista d’atletica, incassare il campo nel terreno scendendo di circa 8 metri e poter così aggiungere un nuovo primo anello di gradinata, aumentando la capienza (circa +20mila posti).

Questo garantirà di avere una cavea più ampia e avvolgente, senza toccare l’estetica e il caratteristico velario di copertura, oltre a mantenere l’impianto principale della struttura nel suo rapporto con lo spazio esterno.

Cover image: via John Roberts Architects

© Riproduzione Riservata

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