Un richiamo alla Germania antica: prima strumento di propaganda nazista, oggi riferimento simbolico del luogo.
Quando l’Olympiastadion di Berlino fu progettato e costruito in tempo per i Giochi Olimpici del 1936, il disegno monumentale firmato da Werner March e Albert Speer rappresentava l’intreccio di simboli che il regime nazista di Adolf Hitler cercava di cavalcare per amplificare il suo messaggio di propaganda attraverso il megafono dello sport.
Realizzato sulle fondamenta del precedente Deutsche Stadion – che già a inizio Novecento era lo stadio più grande d’Europa – il nuovo Olympiastadion fu completato da una serie di elementi architettonici la cui scelta non fu casuale.
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Fra gli “oggetti architettonici” principali (e più evidenti ancora oggi) c’erano le 6 alte torri monumentali che, a coppie, coronano il perimetro dell’impianto: una coppia posizionata al centro del lato est, all’imbocco della spianata di Olympischer Platz; le altre due, invece, agli angoli nord-ovest e sud-ovest, a incastonare il profilo dello stadio per lo sguardo dei visitatori che accedono dall’area verde Maifeld e dall’ingresso colonnato dell’Olympia-Glockenturm.
Queste 6 torri hanno un significato molto preciso, che all’epoca fu uno degli elementi al centro della propaganda di regime ma che oggi riveste soltanto più un ruolo simbolico e di memoria storica.
Le 6 torri dell’Olympiastadion di Berlino rappresentano le 6 tribù dell’antica Germania: bavaresi (Bavaria), svevi (Svevia), franconi (Franconia), turingi (Turingia), sassoni (Sassonia) e frisoni (Frisia).
Va però sottolineato che l’ideologia nazista alterò la storia a proprio favore. Le sei grandi tribù tedesche erano infatti i bavaresi, gli svevi, i franconi, i turingi, i sassoni e i frisoni ma, dato che qui siamo a Berlino (che è il centro della Prussia), la Prussia fu forzatamente promossa fra le tribù, escludendo dalla lista la Turingia, derubata quindi della sua eredità.
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Chi è chi? Se vi trovate oggi all’esterno dell’Olympiastadion di Berlino e volete sapere quale torre rappresenta quale tribù, ecco il dettaglio:
- lato est: Preussenturm (prussiani, Prussia – ex Turingia) e Bayernturm (bavaresi, Bavaria)
- angolo nord-ovest: Friesenturm (frisoni, Frisia) e Sachsenturm (sassoni, Sassonia)
- angolo sud-ovest: Frankenturm (franconi, Franconia) e Schwabenturm (svevi, Svevia)
(oppure potete tenere l’immagine qui sotto come riferimento)
Le torri furono progettate da Werner March e inaugurate nel 1936, insieme allo stadio. Ognuna è alta 35 metri e sono tutte realizzate in pietra e cemento armato, nello stesso stile architettonico dello stadio (ma attualmente non sono aperte al pubblico).
Così come l’Olympiastadion, anche le torri sono vincolate e inserite nel registro dei Beni Culturali tedeschi ma lo sono come voci separate rispetto allo stadio.
per saperne di più:
- l’Olympiastadion di Berlino è qui, su Google Maps
- leggi anche: “St Pauli, Millerntor-Stadion: storia di un quartiere e di una nazione”
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