L’obiettivo sarà completato entro la fine del 2019.
Se si può fare qualcosa ed essere di esempio, perché non farlo? È questo il pensiero che ha guidato l’impegno di Tom Garfinkel, presidente e amministratore delegato dei Miami Dolphins e del loro stadio, l’Hard Rock Stadium, che entro fine 2019 completerà una trasformazione quasi epocale: eliminare il 99% della plastica utilizzata all’interno dell’impianto da tifosi e dipendenti.
Un piano ambizioso, portato avanti negli ultimi anni con passi e conquiste graduali, per arrivare ad avere un edificio (quasi) completamente plastic-free. Il dato finale, che verrà ottenuto con la fine del 2019, sarà di un taglio del 99,4% nell’uso di plastica, all’interno di uno stadio che, annualmente, ha un consumo di 2 milioni e 800mila oggetti in plastica usa e getta.
L’Hard Rock Stadium non è soltanto la casa dei Dolphins di football americano, ma ospita anche le squadre universitarie Orange Bowl e Miami Hurricanes, accoglie partite di calcio internazionali (in particolare amichevoli estive), ha iniziato a organizzare il Masters 1000 di tennis dall’edizione 2019 e, presto, si prepara a essere punto di sviluppo di un futuro Gran Premio di Formula1.
678mila bottiglie e 525mila tazze in plastica vengono consumate ogni anno, a cui bisogna aggiungere posate, cucchiaini da caffè, e tutti gli oggetti che vengono forniti a tifosi e dipendenti nei vari chioschi e negozi dello stadio. Le cannucce sono state le prime a essere eliminate, nei mesi scorsi, per poi passare alla fase di utilizzo di tazze e bicchieri in materiale riciclabile per i soli dipendenti dell’impianto. In quest’ultima fase, la trasformazione si estenderà a tutto il pubblico: l’impianto dei Dolphins diventa il primo nel campionato NFL americano a utilizzare solo bicchieri da 0,5 litri in alluminio riciclabile, in partnership con l’azienda Ball Corporation, specializzata nella produzione di oggetti in materiale ecosostenibile.
La proprietà dell’Hard Rock Stadium è sempre stata molto attenta alle possibilità di risparmio energetico e alle soluzioni ecosostenibili a disposizione. Fin dalla sua costruzione, con la ristrutturazione del vecchio impianto nel 2015, lo stadio era stato dotato di illuminazione LED e di servizi igienici che non necessitano dell’uso di acqua, i cosiddetti “waterless urinals” di recente sviluppo.
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