Una produzione tv senza precedenti al Santiago Bernabéu.
Con una platea di 650 milioni di spettatori in 182 paesi del mondo, la sfida fra Real Madrid e Barcellona ha richiesto una delle produzioni tv di più alto livello nella storia della Liga spagnola.
Lo spettacolo in campo dipende direttamente dai calciatori, ma il modo in cui viene diffuso nel mondo è da tempo al centro degli obiettivi del massimo campionato iberico, con una serie di innovazioni tecnologiche di primo livello operate insieme al partner tv della Liga, MediaPro.
La produzione tv di gran parte delle partite di Liga è già in qualità 4K-HDR, e il massimo campionato di calcio della Spagna è uno dei pochissimi tornei sportivi al mondo ad avvalersi di tale tecnologia. In occasione del Clásico di domenica 1 marzo 2020, 33 telecamere sono state utilizzate all’interno dell’Estadio Santiago Bernabéu per trasmettere la partita in simulcast con tecnologia 4K HDR-HD.
Altre 16 telecamere disposte nello stadio sono, invece, servite per riprendere, tracciare e restituire immagini utili alla creazione di statistiche e analisi in tempo reale per gli addetti ai lavori, lo staff dei due club e gli spettatori. La produzione di questi dati in diretta è stata possibile grazie all’utilizzo del cloud all’interno del Bernabéu, e ha supportato anche la produzione del match in 3D.
L’HDR video è l’ultima grande innovazione delle riprese su telecamera. Mutuato dall’HDR fotografico (che annulla le differenze di sovra o sotto-esposizione all’interno dell’inquadratura), riesce a rendere più chiari e limpidi tutti i dettagli delle immagini, adattando le zone di chiari e scuri e gestendo gli estremi di gamma proprio come fa l’occhio umano in modo naturale.
La Liga è l’unico campionato al mondo a produrre grafiche 3D che si sovrappongono all’azione, in tempo reale, durante la trasmissione tv dell’evento. Per fare questo viene utilizzato il sistema MediaCoach, prodotto internamente dal broadcaster.
Sfruttando questo sistema, inoltre, il pallone viene tracciato in ogni posizione del campo, attivando automaticamente i microfoni più vicini disposti lungo il terreno di gioco e migliorando sensibilmente l’esperienza sonora abbinata alle immagini.
Oltre a tutto questo, poi, ci sono le telecamere aeree. Posizionate a circa 21 metri d’altezza sul campo, possono spostarsi a 10 metri/secondo e arrivano a coprire uno spazio complessivo di 7mila metri quadrati. Trasmettono immagini in alta definizione, con uno zoom 14x, e sfruttano la fibra ottica inviando le riprese all’unità mobile dedicata. Il Santiago Bernabéu è uno degli 11 stadi della Liga a ospitare almeno una aerial cam: nessun altro campionato di calcio europeo ne ha così tanti.
Infine, bisogna considerare la presenza di altre 38 telecamere in Ultra HD, che servono alla produzione di un’altra caratteristica unica fornita dalla Liga spagnola: i Replay 360°. La ripresa della stessa azione, effettuata da molteplici punti dello stadio, restituisce un video con volumetria completa da ogni angolo, all’interno del quale si può ruotare a piacimento il punto di vista durante l’analisi.
Qualche dato:
- 182 paesi collegati
- 650 milioni di telespettatori complessivi potenziali
- 87 telecamere coinvolte (suddivise in: 33 per le riprese tradizionali, 16 per la produzione di grafiche integrate, 38 per i replay360°) + Spider Cam
Nonostante lo stadio Santiago Bernabéu sia stato inaugurato nel lontano 1947, seppur ampliato e ristrutturato nel corso degli anni (ma intervenendo sempre sull’esistente), è un impianto in grado di accogliere ogni innovazione tecnologica necessaria a far sì che La Liga offra una produzione tv con tecnologie senza precedenti.
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INTERESSANTE sapere quanta distanza C’È tra il nostro CAMPIONATO e quello spagnolo. Continua così, bravo.
L.