Cos’ha fatto (per ora) la Cremonese per adeguare il suo stadio alla nuova categoria.
Cos’ha fatto la Cremonese per adeguare il suo stadio alla Serie A 2022/23? Il club grigiorosso, dopo i molti lavori di miglioramento realizzati negli ultimi anni sullo Stadio Giovanni Zini, ha affidato la progettazione di questa fase di intervento allo studio Gau Arena dell’arch. Gino Zavanella (con spese interamente a carico della proprietà del club):
- nuovo impianto di illuminazione (da 1200 a 1400 lux di valore di illuminamento medio in orizzontale)
- rifatto l’intero piano terra nella pancia della tribuna: nuovi spogliatoi per le squadre, infermeria e sala antidoping
- rifatto il manto erboso con posa del sistema di riscaldamento interrato
- demolito il parterre di tribuna a ridosso del campo e convertito in pitch-box da 174 posti (soluzione già percorsa in passato per esempio dal Franchi di Firenze, dal Moccagatta di Alessandria e dal Gewiss Stadium di Bergamo)
- restyling completo delle aree hospitality e dei 13 skybox
- rinnovamento tribuna stampa (ampliamento a 60 posti, raddoppiati rispetto a prima) + aumento posti radio/telecronisti (da 3 a 5) + nuova sala separata nella struttura modulare esterna allo stadio
- nuovi posti per disabili in ogni settore dell’impianto
- nuovo tunnel di ingresso in campo per i giocatori
Inaugurato il 2 novembre 1919, lo Stadio Zini di Cremona è uno degli impianti storici per il calcio italiano. Dalla tribuna auto-portante in cemento armato, fra i primissimi esempi del genere nell’architettura sportiva italiana di inizio Novecento, fino alla figura di Giovanni Zini, a cui è intitolato, lo stadio della Cremonese ha superato il secolo di vita arrivando a rinnovare anche il suo aspetto estetico con i nuovi interventi operati fra il 2017 e il 2018, con la realizzazione della copertura della Curva Sud e la ricostruzione della Tribuna Distinti.
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