Mai prima d’ora, infatti, l’Italia aveva affrontato la Nazionale del piccolo Principato, men che meno sul suo campo, oggi il Rheinpark Stadion. Siamo infatti a Vaduz, capitale del paese adagiata sul fiume Reno, a meno di 4 ore di auto da Milano.
“Städtle” (cittadina) come la chiamano gli abitanti locali – mentre “Ländle” (piccolo paese) è il diminutivo della nazione – Vaduz è un decimo del Liechtenstein (17 km2 contro i 160 totali del territorio del Principato). Dominata dal Castello del Principe, un edificio che presenta vari strati di storia dell’architettura, iniziato nel XII secolo e ampliato nei secoli successivi – l’altare principale è tardo-gotico mentre l’ala ovest era stata ingrandita nel 1600, sotto il Conte Kaspar von Hohenems.
Vaduz è un laboratorio architettonico e dal Castello (v. foto sotto) si passa facilmente alla Cattedrale di St. Florin (neogotico, 1874) o all’imponente e asettico Kunstmuseum, museo d’arte moderna e contemporanea, terminato nel 2000.
Anch’esso costruito alla fine degli anni ’90, e avvolto dalle montagne in uno scenario unico, il Rheinpark Stadion è l’impianto di casa della Nazionale del Liechtenstein. Terreno di gioco del Club locale, il Vaduz FC – che lo inaugurò nel 1998 con un’amichevole contro il Kaiserslautern – lo stadio del Principato si trova ai bordi del fiume Reno ed è comodamente raggiungibile in circa 10-15 minuti a piedi da qualunque punto della capitale.
Costato 19 milioni di franchi svizzeri, ha una capienza di 6.127 posti – un numero che tende a oscillare per le competizioni locali, quando sono permessi i settori a posti in piedi.
Lo stadio, all’epoca della sua costruzione, era grande la metà di oggi: già presenti erano soltanto la tribuna principale centrale e quella opposta, più piccola, sul lato del fiume. Successivamente furono aggiunte le due gradinate dietro le porte – anch’esse totalmente coperte – e, anche se non siamo in presenza di un esempio rilevante di architettura, la copertura a vele e tiranti, e i pannelli solari installati su di essa, sono un elemento di assoluto valore dell’impianto.
Nonostante Vaduz sia una delle pochissime capitali al mondo a non avere né un aeroporto né una stazione ferroviaria – e se non volete camminare – per raggiungere lo stadio basta l’autobus 24 dal centro città, con fermata proprio accanto all’impianto – e, in ogni caso, il Rheinpark Stadion è anche dotato di un parcheggio con 250 posti auto dietro alla gradinata Sektor 2.