Il torneo si giocherà dall’8 settembre al 21 ottobre 2023.
Un risultato quasi a sorpresa, arrivato al secondo giro di voti, quello che ha visto la Francia aggiudicarsi l’organizzazione del Mondiale di rugby 2023: la Nazione dei Les Bleus ha superato il Sudafrica, vero favorito della vigilia, e l’Irlanda, che aveva presentato una proposta unificata fra Eire e Irlanda del Nord.
Il risultato definitivo è arrivato al secondo giro di votazioni il 15 novembre 2017, mentre l’Italia, dopo l’iniziale interesse e una candidatura preliminare, si era già ritirata nell’agosto 2016.

Alla vigilia del voto, una relazione indipendente di valutazione delle candidature aveva “consigliato” l’assegnazione del torneo al Paese africano, ritenuto migliore sotto molti aspetti della candidatura. Ma già al primo giro di votazioni, la Francia aveva ricevuto 18 voti (due in meno dei 20 necessari per ottenere l’assegnazione), con il Sudafrica 13 e l’Irlanda 8.
Nella seconda tornata, infine, la Francia ha prevalso con 24 voti, contro i 15 dei sudafricani. Sarà, così, la terza volta nella storia che la Francia ospiterà il Mondiale di rugby, dopo l’edizione del 2007 a cui va idealmente aggiunto il torneo del 1991, un’edizione itinerante (co-ospitata con Regno Unito e Irlanda) alla quale i francesi contribuirono con ben 7 stadi sui 19 totali.
Per il Mondiale 2023, la Francia aveva inizialmente inserito 12 impianti nella candidatura preliminare, poi ridotti a una selezione definitiva di 9 stadi:
- Stade de France, Parigi/Saint-Denis (80mila posti)
- Matmut Atlantique, Bordeaux (42mila)
- Stade Pierre-Mauroy, Lille (50mila)
- Parc OL, Lione (59mila)
- Stade Vélodrome, Marsiglia (67mila)
- Stade de la Beaujoire, Nantes (37mila) ⁽¹⁾
- Allianz Riviera, Nizza (35mila)
- Stade Geoffroy Guichard, Saint-Étienne (42mila)
- Stadium Municipal, Tolosa (33mila)
(i dati ufficiali di capienza sono quelli previsti dalla Fédération Française de Rugby)
⁽¹⁾ ristrutturato in vista delle Olimpiadi 2024
Fuori dalla selezione finale sono stati: il Parc des Princes di Parigi (la capitale francese rimane presente con lo stadio nazionale di Saint-Denis), lo Stade Bollaert-Delelis di Lens e lo Stade de la Mosson di Montpellier.
Rispetto al Mondiale 2007, e grazie anche all’organizzazione di EURO 2016, nel 2023 la Francia si presenterà con ben cinque nuovi impianti.
Bordeaux, Marsiglia e Lione ospitarono già alcune sfide dell’edizione 2007, e nel 2023 ritroveranno il rugby mondiale in impianti di nuova costruzione. Stesso discorso per la città di Lille, che ritorna in lista dopo l’edizione del 1991, quando era presente con il vecchio Stadium Métropole.
Tolosa e Parigi saranno le uniche città “sempre presenti” fra 1991, 2007 e 2023: a Tolosa, nel 1991, si giocò allo Stade Ernest-Wallon, mentre nel 2007 e nel 2023 si passa al Municipal; per Parigi, il Parc des Princes è stato utilizzato nel ’91 e nel 2007, e Saint-Denis ne ha preso il testimone, 2007 e 2023.
© Riproduzione Riservata