E le linee guida per le percentuali di accesso degli spettatori.
Il Comitato Esecutivo UEFA ha finalmente messo la parola fine (ufficiale) ai dubbi sull’elenco di città e stadi ospitanti per Euro 2020, dopo la riunione in videoconferenza di venerdì 23 aprile. La lista delle 12 città è stata modificata, con la sostituzione in particolare di due stadi (Bilbao e Dublino), e la conferma sulle percentuali di capienza utilizzabili per l’ingresso del pubblico in ogni impianto.
Euro 2020, pensato in forma itinerante come celebrazione del 60esimo anniversario dalla prima edizione del torneo, e originariamente previsto per l’estate 2020, aveva già dovuto subire la modifica più grande, venendo posticipato all’estate 2021 causa-pandemia da Covid ma, negli ultimi mesi, le restrizioni locali per contenere la diffusione del virus avevano messo a rischio la volontà dell’Uefa di avere comunque il pubblico sugli spalti, almeno in parte.

Leggi anche: Cosa sta succedendo con le città ospitanti per Euro 2020?
La Uefa ha dovuto prendere una decisione finale, anche sofferta, dopo aver sentito il parere dei governi locali di ogni nazione e città coinvolte, nell’ottica della previsione di aprire gli impianti sportivi al pubblico e garantire una certa percentuale di affluenza per le gare del torneo. L’esclusione di Bilbao e Dublino dall’elenco originale è arrivata proprio a causa dell’impossibilità delle rispettive istituzioni locali di garantire un’apertura ai tifosi del San Mamés e dell’Aviva Stadium, mentre Glasgow (la terza sede in bilico fino a qualche settimana fa) è rientrata grazie a una situazione pandemica in miglioramento, e complica una campagna vaccinale al momento efficace nel Regno Unito.
La lista ufficiale (e definitiva) degli stadi di Euro 2020
Le quattro partite inizialmente previste allo stadio San Mamés di Bilbao vengono spostate all’Estadio La Cartuja di Siviglia. A dare la garanzia di ospitare queste partite con i tifosi è stata la Comunità Autonoma dell’Andalusia, che ha confermato la sua intenzione di consentire un riempimento del 30% dello stadio in occasione delle tre gare del Gruppo E e della partita di ottavi di finale. La Cartuja aveva recentemente ospitate le due finali di Coppa del Re a porte chiuse come sede straordinaria scelta dalla Federazione spagnola.
L’altra grande esclusa è la città di Dublino, in Irlanda. L’Aviva Stadium non vedrà passare Euro 2020 sul suo campo, e le tre partite del Gruppo E inizialmente previste qui saranno spostate al Krestovsky Stadium di San Pietroburgo, in Russia, che già era coinvolto per tre sfide del Gruppo B e un quarto di finale. Da Dublino viene tolta anche la gara di ottavi di finale 1D vs 2F, che si giocherà a Wembley, Londra.
Leggi anche: Foto e schede di presentazione di tutti gli stadi di Euro 2020

Euro 2020 si giocherà dall’11 giugno all’11 luglio 2021. La partita inaugurale si giocherà l’11 giugno alle ore 21, allo Stadio Olimpico di Roma (Turchia-Italia) e la finalissima si disputerà l’11 luglio a Wembley.
Leggi anche: EURO 2020: il calendario suddiviso per città
Città | Stadio | Capienza | % apertura |
---|---|---|---|
Amsterdam (Olanda) | Johan Cruijff ArenA | 54.990 posti | 25% (circa 12mila posti) |
Baku (Azerbaigian) | Olimpico | 68.700 | 50% (circa 34.350) – no tifosi stranieri, se non della nazionalità delle squadre coinvolte |
Bucarest (Romania) | Arena Națională | 55.600 | 25% (circa 13mila) |
Budapest (Ungheria) | Puskás Aréna | 67.215 | 100% (con restrizioni e linee guida per l’ingresso) |
Copenaghen (Danimarca) | Parken | 38.065 | 25-33% (11.200 come minimo) |
Glasgow (Scozia) | Hampden Park | 51.866 | 25% (circa 12mila posti) |
Londra (Inghilterra) | Wembley | 90.000 | 25% (circa 22.500 posti), possibilità di aumentare per semifinale e finale |
Monaco (Germania) | Allianz Arena | 75.000 | almeno 14.500 posti |
Roma (Italia) | Olimpico | 70.634 | 25% (circa 17.600 posti) |
San Pietroburgo (Russia) | Krestovsky Stadium | 68.134 | 50% (circa 34mila posti) |
Siviglia (Spagna) | La Cartuja | 60.000 | 30% (circa 18mila posti) |
Cover image: Panoramica interna dello stadio di San Pietroburgo (photo by Uefa / AFP / Getty Images)
© Riproduzione Riservata